Cesano. Con "Le ribelli", si è svolto il primo appuntamento di “Insieme per la legalità”

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    (mi-lorenteggio.com) Cesano Boscone, 14 marzo 2009 – I Comuni di Cesano Boscone, Corsico e Trezzano sul Naviglio hanno deciso di dire no alla mafia istituendo la “Giornata della memoria e dell’impegno” e organizzando una serie di iniziative che sono partite oggi, 14 marzo, e proseguiranno per tutto il mese.

    Ha preso oggi  il via la prima l’iniziativa “Insieme per la legalità”, nella Sala delle carrozze di Villa Marazzi, in via Dante Alighieri 47, Nando Dalla Chiesa, professore di sociologia economica all’Università degli Studi di Milano, scrittore, editorialista e narratore civile, che ha presentato nel salotto culturale cesanese  il suo libro “Le ribelli. Storie di donne che hanno sfidato la mafia per amore”, edizioni Melampo. E’ intervenuta Laura Bertolè Viale, sostituto procuratore generale della Repubblica a Milano e l’attrice Gabriella Franchini, che ha letto alcuni brani del libro, trasmettendo perfettamente il pathos, di quelle vicende.

    L’iniziativa, inserita anche nel calendario delle  iniziative di "Donna in marzo", ha avuto un folta presenza femminile, che ha gremito la sala. Un pubblico molto attento, che ora anche commosso, ha ascoltato le vicende delle sei donne, delle sei ribelli che hanno combattuto  e "testimoniano una realtà femminile in cui forza morale, coraggio, capacità di affermare i propri valori, unite all’amore (un amore fatto anche di stima, per figli, fratelli o mariti, vittime della ferocia mafiosa), sfidano coraggiosamente un sistema, osano opporsi non solo all’organizzazione mafiosa ma alla stessa cultura di cui si è sempre circondata".

    Il libro racconta sei figure e il loro tempo. Francesca Serio, la madre del sindacalista contadino Salvatore Carnevale. Felicia Impastato madre di Peppino, il protagonista de I cento passi. Saveria Antiochia, la madre del poliziotto Roberto, ucciso con il “suo” commissario Ninni Cassarà. Michela Buscemi, due fratelli vittime di Cosa Nostra, uno contiguo agli ambienti dei clan, eppure coraggiosa parte civile al maxiprocesso di Palermo. Rita Atria, sorella di Nicola, giovane boss dello spaccio, diciassettenne collaboratrice di Borsellino e disperatamente suicida dopo la strage di via D’Amelio. Rita Borsellino, sorella dello stesso giudice,All’inizio del dibattito  il Sindaco ha annunciato che presto sarà riqualificato un parcheggio, di cui ha svelato la posizione, in via Libertà, a fianco della Sala della Trasparenza, sequestrato alla mafia e oggi restituito, mentre la vicesindaco, Lilia di Giuseppe, ha detto che all’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale verrà posta ai  voti l’istituzione del 21 marzo, come giornata mondiale contro le mafie.

    Insomma, sentite le vite di queste donne, un messaggio positivo, nonostante la drammaticità dei racconti, è rimasto impresso a tutti i partecipanti, grazie soprattutto all’esperienza di vita di  Nando Dalla Chiesa e della magistrata (a Cesano mettiamo la "a") Laura Bertolè Viale, che da questi fatti sono partiti, dimostrando una lotta sì difficile, ma,  che nel tempo è stata efficace, anche grazie alla partecipazione attiva delle donne, al loro temperamento, tenacia e carattere.

    V.A.

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