(mi-lorenteggio.com) Pavia, 20 marzo 2009 – Torna il Festival dei Diritti! Il Festival dei diritti, alla sua seconda edizione, è un’iniziativa organizzata dal Centro Servizi Volontariato della provincia di Pavia, con l’obiettivo di sensibilizzare e stimolare la riflessione sul tema del rispetto dei diritti altrui.
Per l’edizione di aprile 2009, si è voluto affrontare il tema dei diritti umani, partendo dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, attraverso una panoramica di quella è la situazione nei vari paesi del mondo; per questo motivo si è pensato di articolare gli eventi sui cinque continenti: le Americhe, l’Asia, l’Europa, l’Africa e l’Australia. Ogni diritto viene trattato attraverso diverse forme d’arte: il cinema, la fotografia, l’arte varia (teatro, musica, ecc.), la parola.
Apre il programma MotoSolidale, rassegna cinematografica a cura di Roberto Figazzolo e Filippo Ticozzi. La prima serata, il 1 aprile dalle ore 20.00, sarà dedicata all’Australia con la proiezione, presso il Cinema Corallo/Ritz di via Bossolaro, 15, di due film:
Ore 20.00 – Australia di Baz Luhrmann, USA/Australia 2008, 165’ con Nicole Kidman e Hugh Jackman
1939: Un’ aristocratica inglese parte per l’Australia decisa a riportare a casa il marito fuggito laggiù. Arrivata troverà solamente un ranch in decadimento. Iniziano così le sue incredibili ed emozionanti avventure. Un “filmone” come non se ne facevano da un pezzo. Romanticismo, grandi paesaggi, la nascita di una nazione, alla stregua di Via col Vento. Ma qui a dirigere c’è lo sguardo postmoderno di Luhrman che riesce a trasfigurare spettacolarità e scorci inediti sulla realtà in musica per gli occhi.
Ore 22.45 – 10 canoe di Rolf De Heer , Australia 2006, 90’.
Nelle profondità di un’Australia ancestrale, un gruppo di aborigeni parte per addentrarsi nella foresta, per costruire dieci nuove canoe. Questo viaggio sarà l’occasione per un anziano di raccontare una storia del tempo dei miti a un giovane innamoratosi della sua sposa. Un film ipnotico e bizzarro, parlato in lingua aborigena, che cerca di portarci nelle profondità della cultura nativa australiana non attraverso un approccio scientifico, ma inabissandoci nelle sinuosità oscure e meravigliose del mito.
Redazione