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Al maestro e poeta Gianni Rodari, l’intitolazione della scuola dell’infanzia di Sedriano

SEDRIANO (lunedì 23 marzo 2009) – La scuola dell’infanzia di via Mazzini sarà intitolata a Gianni Rodari: maestro elementare, pedagogista e grande autore italiano di poesie, filastrocche e libri dedicati all’infanzia, e per questo insignito del premio "Andersen" nel 1970. La scelta di intitolare la più antica scuola di Sedriano a Rodari è stata presa dopo un attento iter di valutazione da parte della direzione dell’Istituto comprensivo di Sedriano, coinvolgendo sia le educatrici che i genitori.
La cerimonia di intitolazione avverrà lunedì 30 marzo alle 16 alla scuola di via Mazzini. Sarà semplice e gioiosa, come si addice a una scuola dell’infanzia. Sono previste animazioni e giochi a cura delle educatrici con il coinvolgimento dei bambini. Il clou consisterà nella posa della targa dedicata a Rodari all’ingresso, con la benedizione del reverendo parroco don Luigi Brigatti.

Per l’occasione i genitori potranno visitare le due nuove aule recentemente ultimate e che, in attesa del loro pieno utilizzo, saranno impiegate come spazio per laboratori, giochi e dormitorio.

Un po’ di storia…
Dalle ricerche condotte con la solita perizia da "Historiae Vices" di Pietro Garegnani si apprende che già nel 1909 il Comune di Sedriano aveva patrocinato la creazione di un Asilo di Carità. Ma il denaro occorrente per una costruzione totalmente nuova era al di fuori delle possibilità finanziarie del Comune. Intervenne allora con una donazione molto generosa il conte Guido Borromeo Arese, il quale mise a disposizione dell’allora esistente Congregazione di Carità una vasta area di terreno nella migliore posizione del paese da adibirsi per la realizzazione dell’asilo, con l’unico vincolo che l’asilo doveva sorgere al più presto possibile, e non oltre l’anno 1915. Il conte stanziò ben 1000 lire (moltissimo per l’epoca) e il valore del terreno era di altrettante 1000 lire. Comune e Congregazione di Carità (le congregazioni erano sorte in tutta Italia già dal 1862 per amministrare i beni destinati ai sussidi per i poveri) accettarono di buon grado e si affidò il progetto ad un ingegnere che lavorò di gran lena, tanto che l’asilo potè iniziare la sua attività già nel febbraio 1915, quando stava per iniziare la Prima Guerra mondiale. Una targa ancora ben visibile all’interno della scuola rivela l’autentica partecipazione popolare a quell’importante opera pubblica: le offerte piovvero da tutti gli strati sociali, dalle operaie della Filanda fino alla Società del Tramvai, e arrivarono anche i contributi dello Stato e della Cassa di Risparmio.
Questa è la storia della scuola di via Mazzini, che vide la presenza delle suore del Piccolo Cottolengo come educatrici dei piccoli sedrianesi fino agli anni ’80 quando, diventata scuola materna comunale, le suore lasciarono la sede e il Comune procedette alla statalizzazione. Così si arriva ai giorni nostri e alla dedica a Gianni Rodari.

Redazione

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