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Abbiategrasso: pronto a partire il progetto CA.ME.LI.A

(mi-lorenteggio.com) Milano, 30 marzo 2009 –  E’ stato presentato stamane alla  stampa il progetto CA.ME.LI.A.. Erano presenti il sindaco di Abbiategrasso, Roberto Albetti, Alfonso Mele (Istituto Superiore della Sanità), Massimo Zuin (responsabile Scientifico Progetto CA.ME.LI.A.), Carmelo Caserta (associazione Calabrese di Epatologia), Gilberto Compagnoni (direttore generale ASL Milano 1), Carla Dotti (direttore generale Azienda Ospedaliera Legnano).
A partire dal 4 maggio 2009, 3.500 cittadini di Abbiategrasso (Mi) saranno invitati a partecipare a CA.ME.LI.A., uno studio epidemiologico sulle interazioni tra malattie cardiovascolari, sindrome metabolica, malattie di fegato ed autoimmunità.

Il progetto di ricerca, coordinato dall’Istituto Superiore della Sanità e cofinanziato dall’assessorato alla Sanità della Regione Lombardia, è promosso dall’Università degli Studi di Milano, in collaborazione con la ASL Milano 1, l’Azienda Ospedaliera di Legnano (presidio di Abbiategrasso), con il patrocinio del Comune di Abbiategrasso.

L’iniziativa, che durerà due anni e che prevede il coinvolgimento di cittadini tra i 18 e i 75 anni, scelti con un criterio di casualità direttamente dall’Istituto Superiore di Sanità, ha rilevanza nazionale in quanto prevede lo sviluppo di uno studio gemello a Cittanova, un paese in provincia di Reggio Calabria, considerato rappresentativo dell’Italia Meridionale.

Le persone che parteciperanno a CA.ME.LI.A verranno sottoposte a una visita medica e ad alcune domande sulle abitudini alimentari e sul proprio stile di vita. Con il consenso dei partecipanti, saranno inoltre eseguiti gratuitamente gli esami del sangue, un’ecografia all’addome e, in alcuni casi, un’ecografia dei vasi arteriosi del collo.

"Regione Lombardia – l’assessore alla Sanità, Luciano Bresciani in una conferenza stampa – è sempre di più impegnata ad investire sulla prevenzione, quale strumento fondamentale, da un lato, per assicurare un miglior stato di salute ai cittadini che risiedono in Lombardia, dall’altro, per intervenire anche sul versante del contenimento e della razionalizzazione della spesa sanitaria".

"Da qui la decisione di partecipare allo studio epidemiologico nazionale – ha proseguito Bresciani – che riguarda alcune delle patologie maggiormente frequenti ed invalidanti e che sono tra le principali in cima alla classifica delle cause di morte. Dai risultati dello studio sono sicuro otterremo preziose informazioni per migliorare gli stili di vita e per garantire una maggior appropriatezza delle cure".

Redazione

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