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Proverbio: D'aprile non ti scoprire.

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Dal Canal Grande al Naviglio Grande: il passato e il futuro si incontrano sui Navigli

(mi-lorenteggio.com) Milano, 18 aprile 2009 – Sono giunti oggi a Milano dopo tre giorni di navigazione le imbarcazioni, partite da Locarno e attraverso il Lago Maggiore, il fiume Ticino, il Canale Industriale e il Naviglio grande, con gli Amici dei Navigli e i rappresentanti dell’ Associazione Motonautica Venezia.

Alle ore 12:00 le imbarcazioni provenienti dal Naviglio Grande – che ospitavano per l’occasione l’Assessore al Turismo, Marketing Territoriale, Identità del Comune di Milano, Massimiliano Orsatti e l’Assessore agli Affari Generali, Turismo e Moda della Provincia di Milano, Antonio Oliverio – hanno incontrato due ballottine veneziane e le barche Conero Windy , provenienti dalla Darsena, condotte dai vogatori della Reale Società Canottieri Bucintoro, storica associazione veneziana che dal 1882 opera per promuovere gli sport della voga e della vela.

Massimiliano Orsatti

L’evento simboleggia il passaggio tra passato e futuro della navigazione: le imbarcazioni a remi cederanno il posto ai più moderni natanti, a cui lasceranno l’importante eredità di navigare lentamente lungo le vie d’acqua interne nel rispetto dell’ambiente e della tradizione. La stampa e tutta la popolazione ha applaudito, in prossimità del Centro dell’Incisione, lo storico evento all’approdo di Alzaia Naviglio Grande, 66 insieme al Consiglio Comunale di Zona 6.

Antonio Oliviero

Domani, sabato 18 aprile, 1’equipaggio rimarrà a Milano per dare inizio alla Settimana della Cultura, promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, con la navigazione delle Conche (Conchetta e Conca Fallata) del Naviglio di Pavia.

I naviganti proseguiranno il loro viaggio fino a Trieste circa 820 km oppure poco più di 440 miglia marine passando per Pavia, Piacenza – guado di Sigerico – Via Francigena, Cremona, Mantova, Ferrara, Chioggia, Venezia.

Il responsabile delle imbarcazioni di Venezia, Dr. Gianpaolo Montavoci, ci ha dichiarato che per il recupero turistico dell’idrovia c’è ancora molto da fare: da Locarno fino a Sesto Calende è percorribile con l’utilizzo in alcuni punti di una gru, poi da lì fino a Trieste è tutta navigabile. Un altro ostacolo però per dare continuità alla navigazione si incontra alla conca dell’Isola Serafini sul fiume Po che in quel punto causa ghiaia è poco profondo ed è navigabile solo pochi giorni all’anno.

L.P.

(IL VIDEO SARA’ ONLINE APPENA DISPONIBILE)

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