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Sarpi, Scoperto appartamento dormitorio, 28 cinesi in 60 metri quadri, 11 sono irregolari

Milano, 27 aprile 2009 – “Gli agenti della Polizia Municipale hanno scoperto al terzo piano del civico 8 di via Paolo Sarpi un appartamento-dormitorio di circa 60 metri quadri affittato a clandestini. Al momento del blitz sono stati trovati 28 cinesi, di cui undici irregolari di età intorno ai 25 anni: uno degli occupanti è stato arrestato in quanto non aveva rispettato l’ordine di espulsione della Questura. Sono in corso accertamenti dattiloscopici per verificare le posizioni di tutti gli occupanti. E’ stato denunciato l’affittuario (il proprietario è un italiano), un cinese di 47 anni, per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina”.

Lo dichiara il vice Sindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato.
Il blitz è scattato questa mattina alle 6. Gli occupanti sono stati trovati a dormire su letti a castello, ammassati su materassi stesi a terra, con i mobili a far da divisori. Pessime le condizioni igienico sanitarie dei locali. Dalle prime indagini risulta che gli occupanti pagassero circa 8 euro al giorno ciascuno per il posto letto.

“Si tratta della 35a operazione – commenta De Corato – effettuata dalla Polizia Municipale nell’ultimo anno a difesa della legalità e della sicurezza del quartiere. I blitz contro la criminalità cinese hanno portato alla scoperta di immigrati clandestini, bische, merci contraffatte, finti centri massaggi e finti ambulatori medici. Proprio a Chinatown, ben sette appartamenti sono stati posti sotto sigillo per affitto a irregolari o sfruttamento della prostituzione: in via Fioravanti (ben due volte), via Alfieri, via Sarpi, via Lomazzo, via Balestrieri e in via Giordano Bruno”.

“Forze dell’ordine e Polizia Municipale – prosegue De Corato – stanno mettendo sotto controllo il quartiere. Solo pochi giorni fa la Polizia di Stato aveva scoperto altri 3 appartamenti dormitorio in via Rosmini, via Sarpi e via Bramante. Interventi, dunque, continui per eliminare l’enclave di clandestini che si nascondono nella Chinatown milanese, con la connivenza dei proprietari degli immobili, che risultano anche ‘italianissimi’, come in questo caso”.

“Queste scoperte a raffica – sottolinea De Corato – dicono che la clandestinità è in pieno boom e fonte di affari per la malavita cinese. Non dimentichiamo che secondo l’ultimo rapporto sull’immigrazione presentato dall’Ismu, dei 38 mila clandestini presenti a Milano circa 11 mila arrivano dall’Asia”.

V.A.

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