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Arluno. Senza preavviso il Cav TO MI chiude il sottopasso ciclopedonale di via Mazzini. Il Sindaco si ribella

ARLUNO (27 aprile) – L’Amministrazione comunale di Arluno, nella persona dell’assessore alle Grandi Opere Infrastrutturali Maurizio Salvati, ha inviato una formale protesta a seguito del grave atto, definito “di irresponsabile prepotenza”, attuato dai responsabili del cantiere di Arluno di C.A.V. To-Mi nei confronti dei cittadini arlunesi. E’ stata infatti chiusa venerdì 24 aprile, dopo mesi d’utilizzo e senza alcun preavviso, la pista ciclopedonale adiacente al sottopasso di via Mazzini, un passaggio nord-sud molto utilizzato da coloro che devono raggiungere la zona industriale del paese, la stazione ferroviaria,l’istituto di scuola superiore di Vittuone e ovviamente la propria abitazione.
“Con la chiusura di questo passaggio ciclopedonale i cittadini si vedono costretti ad utilizzare il sottopasso carrabile”, spiega l’assessore Salvati, “senza alcuna protezione e con grave rischio per la loro incolumità. A ciò si aggiunga il disagio dovuto alle continue piogge. A nulla sono serviti i nostri immediati contatti telefonici attuati al fine di far prendere coscienza della gravità della situazione. Il responsabile del cantiere di Arluno di C.A.V. To-Mi ha infatti dichiarato di non essere a conoscenza che il sottopasso fosse già aperto, mentre doveva essere chiuso, mentendo e sapendo di mentire al fine di scaricare su altri le proprie responsabilità. Infatti da mesi si stanno completando i lavori nelle aree adiacenti fra cui la posa di barriere fonoassorbenti. Non solo: il 10 febbraio 2009, a firma dell’ing. Ballardini, Direttore di Cantiere, è giunta in Comune la seguente richiesta "Oggetto: linea ferroviaria ad alta velocità – richiesta di autorizzazione per la chiusura temporanea di via Certosa per la realizzazione della nuova pista ciclabile. Con riferimento alla realizzazione dell’opera in oggetto con la presente si richiede a codesta spett.le Amministrazione l’emissione di apposita ordinanza di chiusura temporanea del tratto di viabilità in parola in corrispondenza del sottopasso AC/A4 a far data 2/03/09 sino al 30/06/09. La viabilità alternativa può essere individuata in corrispondenza delle nuove infrastrutture attivate dallo scrivente elencate di seguito:nuovo sottopasso Corbetta – Villapia (IV1M); nuovo sottopasso di via Mazzini (IN2B); nuovo sottopasso Sedriano – Mantegazza (IN2C”.
La situazione ad oggi delle opere di mitigazione e compensazione, continua Salvati, “registra gravi inadempienze rispetto agli accordi presi in sede di Conferenza dei Servizi quali la mancata realizzazione delle dune di protezione, il ritardo del collegamento viario diretto fra il nostro territorio ed il casello autostradale, il contenzioso sul rimborso a seguito di opere, la cessione di aree e strutture come da tempo concordato, oltre ad altri interventi di minore importanza. Il nostro atteggiamento costruttivo è stato evidentemente letto come il poter fare ciò che si vuole quando conviene, con scelte unilaterali, vergognosamente prepotenti e irresponsabili, prive di una necessaria riflessione sulle conseguenze che tali scelte possono portare. In questi anni di fattiva ancorché faticosa collaborazione, abbiamo cercato di superare le diverse difficoltà che si venivano a creare durante i lavori per la realizzazione della linea ferroviaria , assumendo anche decisioni forti che, a volte, hanno costretto l’Amministrazione Comunale a dover affrontare il disagio dei propri cittadini”, conclude Maurizio Salvati.

L’ORDINANZA URGENTE DEL SINDACO
LUIGI LOSA
In data odierna, lunedì 27 aprile, il sindaco di Arluno Luigi Losa ha inoltre emesso un’ordinanza urgente che intima al consorzio Cav To-Mi la riapertura urgente- entro un giorno dall’emissione del documento- della corsia riservata ciclopedonale nel sottopasso di via Mazzini, mediante la rimozione degli impedimenti reticolati posti lungo gli accessi. L’ordinanza è stata inoltrata anche al Prefetto di Milano. L’eventuale inosservanza delle disposizioni trasmesse al Consorzio Cav To-Mi verrà perseguita ai sensi dell’articolo 650 del Codice Penale.
“Il comportamento assunto da CAV.TO.MI oltre che incomprensibile risulta ancora più grave in quanto tradisce gli accordi presi da questa Amministrazione lo scorso 16 aprile a Milano al tavolo tecnico con TAV e ITALFERR”, dichiara il sindaco Luigi Losa, “per definire le modalità di collaudo e di consegna delle opere realizzate. Durante l’incontro è stato chiesto ai Comuni di esporre le proprie osservazioni alla bozza di collaudo: TAV e ITALFERR si sono presi l’impegno di consegnare ai Comuni gli elaborati tecnici necessari alla presa in consegna dei manufatti e alla verifica degli extra-oneri di manutenzione delle opere interferite. Il tavolo tecnico è stato aggiornato alla metà di maggio per concordare le modalità definitive di consegna senza lasciar presagire quanto poi si sarebbe verificato venerdì scorso”, conclude il sindaco.

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