(mi-lorenteggio.com) Pavia, 06 giugno 2009 – Riceviamo e pubblichiamo.
1. Perché il corso? Le bevande alcoliche sono conosciute da millenni e sono utilizzate in tutto il mondo per il loro potere inebriante. Nonostante questa enorme popolarità, l’alcol è ancora avvolto da una nube di opinioni approssimative, dove si mescolano disinformazione scientifica, luoghi comuni, vecchie credenze popolari. Ad esempio, non molti sanno che si tratta di un vasodilatatore e quindi è assolutamente controindicato per combattere il freddo o per rianimare una persona colpita da malore. Non molti sanno che l’effetto euforizzante è soltanto iniziale e che in realtà l’alcol è un potente depressore del sistema nervoso centrale. E così via. E’ anche in conseguenza di questa disinformazione se la diffusione del consumo di bevande alcoliche, in particolare tra i giovanissimi, avviene senza incontrare alcuna resistenza. E arriva a causare danni gravi e diffusi. Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità sono correlati all’abuso di alcol :
30.000 morti all’anno – 40% degli incidenti stradali – 40% degli infortuni sul lavoro – 50% degli omicidi – 80% delle violenze sessuali.
2. C’è un’altra conseguenza di questa disinformazione. Molto spesso una persona con probemi di dipendenza da alcol non viene riconosciuta come tale per lungo tempo. Si nota magari una certa stanchezza, sbalzi di umore, una diminuzione del rendimento lavorativo, poca cura della persona. Spesso questi comportamenti non vengono collegati all’abuso di alcol, ma ad un cattivo carattere oppure a disturbi fisici o psichici. Intanto il tempo passa e i problemi progressivamente si aggravano. E anche quando – magari dopo anni di abuso, liti in famiglia, problemi sul lavoro – si arriva a comprendere che si tratta di un’alcoldipendenza, si assiste, da parte di familiari, amici e conoscenti, a reazioni di rassegnata impotenza. Come a dire:”Se non è lui (o lei) che ci mette la volontà, non si può farci niente!”
3. Invece curare è possibile. E anche relativamente semplice. Recenti studi hanno dimostrato che oggi il 70% delle persone alcoldipendenti può raggiungere stabilmente la sobrietà. Ci sono efficaci trattamenti di tipo farmacologico, psicologico, riabilitativo. Ma ha avuto un particolare successo negli ultimi decenni anche il metodo basato sul mutuo aiuto nei CAT. Si tratta di gruppi di famiglie (perché la famiglia è di fondamentale importanza per cambiare stile di vita) che si ritrovano una volta alla settimana. Nell’incontro di gruppo le persone si scambiano consigli, esperienze, solidarietà, amicizia. E’ una terapia degli affetti. Che funziona. In provincia di Pavia i CAT sono circa 30 distribuiti nei centri principali del territorio.
4. Il corso che si tiene a Pavia dal 22 al 25 giugno è rivolto a volontari, operatori socio-sanitari, insegnanti, medici, psicologi, e a tutte le persone che intendono conoscere meglio i problemi alcolcorrelati e impegnarsi nella loro prevenzione. La partecipazione è gratuita.
Per informazioni: Emanuela Della bianca tel 3382369581 Giulia Riccardi tel 3472918523
Testo a cura di Riccardo Agostini