(mi-lorenteggio.com) Cesano Boscone, 09 giugno 2009 – Meno male che avevamo tanti cittadini, che ci tenevano costantemente aggiornati, con sms, telefonate e segnali di fumo nonchè abbiamo avuto la fortuna che la nostra redazione è situata a fianco della sede de La Svolta.
Altrimenti, questa analisi, non avremmo potuto comunicarvela oggi.
D’Avanzo è sindaco, ma, come si è riconfermato? Di certo perchè ha accolto Vincenzo Bongiorno a sinistra. Senza di lui appare chiaro che la coalizine non avrebbe vinto. La sinistra è sparita; nei quartieri popolari di ceto medio/basso ha raccolto poco e niente, se non per gli storici e valenti attuali consiglieri.
Il Partito Democratico si è confermato, grazie al lavoro di squadra e certosino che li ha visti andare a porta porta. Così come la Lista per D’Avanzo, nella quale sono confluiti i voti della sinistra storica e degli oratori, si presume. Nonchè importante è stato il lavoro effettuato tramite la pubblicità online e l’uso di internet. Le nuove tecnologie hanno raggiunto e tenuto aggiornato l’elettorato.
L’insanabile uscita di Bongiorno, prima costretta e poi voluta, da Forza Italia, è risultata fatale al centrodestra, che ha, comunque, raccolto tanti voti, recuperandoli da sinistra, che sono stati distribuiti, in modo diverso dalle provinciali ed europee, tra le quattro liste.
Quindi, per questo D’Avanzo non è come Massimo D’Avolio a Rozzano, sindaco di tutti, ma, ha ottenuto una vittoria risicata: circa una metà dei cittadini votanti non lo ha riconfermato.
Insomma, D’Avanzo deve ringraziare la Divina Provvidenza e non la forza politica della sua maggioranza, che, come si legge dai dati elettorali, non ha entusiasmato tutti.
Ora, toccherà alla nuova opposizione continuare su quanto appena promesso in campagna elettorale, per dimostrare che la vittoria di D’Avanzo sia stata solo una questione di Divina Provvidenza.
Vittorio Aggio
(aggiornato alle ore 18,53 del 10 giugno 2009)