Cesano Boscone (16 giugno 2009) – Il “Parco Natura” s’ha da fare e si farà. Il Tribunale amministrativo regionale (Tar) ha rigettato il ricorso presentato dalla famiglia Casati e dalla società Ibisco sull’esproprio di 81.500 metri quadrati di terreno, parte integrante della nuova area verde che sorgerà in via Vespucci.
I lavori potranno così proseguire, dopo diversi mesi di pausa forzata. In seguito alla presentazione del ricorso, il Tar ha respinto la richiesta dei ricorrenti e non ha dato il via libera alla sospensione cautelare del decreto di esproprio del Comune. I proprietari del terreni si sono quindi rivolti al Consiglio di Stato, che ha dato loro ragione rimandando la decisione di nuovo al Tar.
Il Tribunale regionale ha, infine, emesso la sentenza con la quale ordina di ripristinare la situazione originaria, sostenendo che le motivazioni addotte dell’ente sono corrette, in quanto il bosco rientra a pieno titolo nelle “opere” previste dal Piano regolatore. L’udienza si è svolta in febbraio e la pubblicazione della sentenza sarebbe dovuta arrivare entro quattro giorni. È stata pubblicata nei giorni scorsi.
“C’è solo un forte rammarico – commenta Vincenzo D’Avanzo, sindaco di Cesano Boscone – ed è quello che il Tar abbia impiegato quattro mesi, determinando inevitabili ritardi nei lavori, per emettere una sentenza prevista in quattro giorni. Io faccio il mio dovere e pretendo che anche gli altri facciano il loro”.
Cos’è “Parco Natura”
Si tratta di riqualificare un’area di vaste proporzioni, pari a 20 ettari, che corrisponde a oltre il 5% dell’intero territorio comunale. Protagonisti di questa operazione sono la Regione Lombardia, i Comuni di Cesano Boscone, Corsico e di Buccinasco e l’Ersaf (Ente regionale per i servizi agricoltura e foreste), al quale è affidata la progettazione e la manutenzione nel primo biennio.
La posizione strategica, ai confini con Milano, e le dimensioni dell’area conferiscono una rilevanza regionale al progetto, come dimostra la convenzione stipulata tra i diversi Enti per l’attuazione dell’intervento che comporterà un investimento di oltre 2,5 milioni di euro (il 75% in carico alla Regione e la parte rimanente dei Comuni).
V.A.