(mi-lorenteggio.com) Monza, 18 giugno 2009 – L’ordinanza entrerà in vigore il 1 luglio 2009 e vieterà la vendita e la somministrazione di bevande alcoliche di qualunque gradazione (oltre quanto già previsto e punito dall’articolo 689 del codice penale) a persone di età inferiore ai 16 anni.
I divieti si estenderanno anche alla vendita di bevande alcoliche tramite i distributori automatici che non siano dotati di sistema di lettura automatica di documenti.
E’ prevista una sanzione amministrativa nei confronti dei titolari degli esercizi pubblici fino a 500 euro (400 euro in misura ridotta). Dipendenti ed esercenti avranno tutto il diritto di chiedere i documenti
“Secondo il rapporto Istat 2008 su uso e abuso di alcol in Italia – spiega l’Assessore alla Sicurezza Massimiliano Romeo – è allarme tra i giovani, oltre il 17% degli under 15 ha infatti consumato almeno una bevanda alcolica nel 2008.
A Monza i minori tra gli 11 e i 15 anni sono 5.329, su una popolazione di 121.573 abitanti. E’ proprio per tutelare e proteggere questi ragazzi che abbiamo approntato questa ordinanza, che costituisce un provvedimento educativo poiché, visto che i giovani di oggi saranno i consumatori di domani, se propriamente educati, contribuiranno a diminuire gli effetti negativi dell’abuso di alcol nella società futura.
L’ordinanza si è resa necessaria anche perché l’uso di alcol può causare un comportamento aggressivo che spesso sfocia in atti di vandalismo e di disturbo della quiete pubblica che avviene di frequente nella nostra città in parchi, piazze e giardini pubblici.
L’obiettivo finale – conclude l’Assessore Romeo – è quello di sensibilizzare le istituzioni nazionali affinché venga limitato l’accesso dei giovani alle bevande alcoliche come già avviene in molti paesi europei. Monza può quindi diventare un modello da seguire”.
Secondo i dati dell’Osservatorio Nazionale alcol in Italia un ragazzo su cinque tra gli 11 e i 15 anni è un consumatore di bevande alcoliche a rischio. Tra le ragazzine dagli 11 ai 15 anni, quindi sotto l’età legale, la quota di consumatrici di alcol a rischio è pari al 16.8%, più che doppia rispetto al valore della media nazionale delle consumatrici a rischio adulte (7,8%).
Il nostro Paese ha il triste primato nella precocità dell’iniziazione all’uso di alcol che in Italia avviene tra gli 11 e i 12 anni, rispetto alla media europea di 14.
V.A.