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Corsico. «Troppa indisciplina in Consiglio Comunale»: Di Capua chiede le dimissioni del Presidente del C.C.

(mi-lorenteggio.com) Corsico, 23 giugno 2009 – Dopo tante vicende, tanto che anche sono arrivati alle mani due consiglieri, (vedi articolo correlato), il Consigliere Comunale di Giacomo Capua del Partito Socialista di Corsico (Socialisti Uniti per Corsico), ha letto una comunicazione, (che è solo informativa, che non ha effetti),   al Consiglio Comunale  del 18 giugno nella quale chiede le dimissioni del Presidente del Consiglio Comunale, reo di non essere troppo severo con "i provocatori e i fannulloni", come definisce alcuni consiglieri, pochi, che non vengono mai allontanati.

Ecco, parte della dichiarazione letta da Giacomo Di Capua: «Sia chiaro che non mi permetteri mai di giudicare l’uomo, Emilio Busnati, stimato cittadino corsichese, ex Assessore di passate legislature, capo indiscusso della lista civica "Insieme per Corsico", nata dalle ceneri del partito socialista, oggi, dichiaratamente all’opposizione, Presidente del Consiglio dal 2005, una carica che solitamente viene occupata da un componente della coalizione di maggioranza. E da questa sua ambiguità istituzionale sono convinto che non Le permette di svolgere la Sua funzione nella totale completezza e serenità, tanto da assistere a Consigli Comunali irrispettosi sia dei partecipanti che dei presenti, senza che Lei intervenga d’autorità prendendo provvedimenti disciplinari a coloro che si macchiano di comportamenti scorretti». 

«Come si fa a far entrare in aula in consigliere in ciabatte, oppure sistematicamente entrare alle 21,15 e lasciare l’aula alle 22.15, o ancora peggio mancare a diversi consigli comunali, e non mi dica che sono tutti giustificati».

 «Se non è in grado di far rispettare il Consiglio Comunale – conclude di Capua –  faccia un gesto nobile che farebbe ogni stimato cittadino corsichese… si dimetta da Presidente! Lo chiede la via Cavour, lo chiede il popolo di Corsico. Se questa mia richiesta non verrà accolta La invito a far rispettare le regole del Consiglio Comunale allontanando i provocatori e i fannulloni».

Ma, al termine di questa dichiarazione, unico ad entrare in merito e a difendere il presidente del Consiglio Comunale, è stato il consigliere Colombo del Partito Democratico, che ha sostenuto che si trattava di accuse non vere.

V.A.

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