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Lilla Maturi da Radio Gamma Gioiosa a noi

(mi-lorenteggio.com) Gioiosa Ionica, 26 giugno 2009 – A Gioiosa Jonica, città stupenda situata nella bella e dura terra della Locride, nella trasmissione “Onda Alternativa Jazz” di Radio Gamma Gioiosa, è andato in onda uno “Special” con il repertorio della incantevole cantante Lilla Maturi.
Ma chi è Lilla Maturi?
Si avvicina alla musica poco dopo aver avuto un incidente cadendo da cavallo, dimostrando un ottimo orecchio musicale, che la faciliterà anche nel canto.

Mi colpisce la vastità e versatilità del suo repertorio che non è banale; alcuni di tali brani contengono composizioni originali. Lilla Maturi non è come tanti pseudo-artisti che se la tirano e non fanno il minimo sforzo per comunicare con il pubblico. Lei, con il canto, oltre a far dell’arte (a suo dire, fa del sano artigianato canoro), fa comunicazione e aggregazione.
L’attività artistica svolta dalla Maturi valorizza l’alta funzione culturale e l’insostituibile opera di divulgatore della Musica Creativa anche dal Vivo, forma nobile e genuina di partecipazione tra gli uomini. E’ un personaggio dotato di sensibilità, di rara modestia e umiltà che ha consumato i suoi anni giovanili lavorando per poi dedicarsi alla musica jazz.
Lilla Maturi, singolare cantante, si distingue nettamente da tutte le altre per la sua decisa ricerca ritmica traendo la sua linfa dalla cultura jazz. Proponendo delle versioni magiche, ha inciso una serie di CD avvalendosi del chitarrista Maestro Sandro Di Pisa e del Maestro Umberto Fusco, autentiche stelle del jazz da tempo proiettate nel panorama artistico-musicale contemporaneo: con il primo ha inciso “Season of Lave” e “Playtime” e con il secondo “Una serata tra amici” e “Over The Rainbow”.
Presa da curiosità giornalistica ho voluto intervistare questa cantante.

Quando ha iniziato a cantare?

 “Ho sempre amato cantare, ma dopo la laurea in giurisprudenza ho lavorato”.
Com’è avvenuto il ritorno alla musica?

“Avevo una passione per i cavalli e quindi ho praticato equitazione. A seguito di una caduta da cavallo mi sono dovuta fermare e, quindi, è ripresa in me la passione per la musica”.

Ha frequentato delle scuole di musica?

 “No. Ho solo iniziato a cantare con dei grandi veterani del jazz, dei musicisti storici come Sandro di Pisa e Umberto Fusco che sono i pochi specialisti italiani nonché insegnanti di Educazione Musicale e di Linguaggio Musicale a livello mondiale”.
Sono numerose le sue pubblicazioni?

“Si sono tante, ma quasi tutte autoprodotte.

Qual è stata l’esigenza di cantare? “Il canto è nato dall’esigenza di esternare una forma artistica espressiva che potesse soddisfarmi. Non pretendevo, però, che sfociasse in un progetto perché mi avvalgo del canto per far felice me stessa e la mia famiglia”.
Cosa la unisce alla musica?

“Ci unisce passione e conoscenza”.

Che genere di musica si può considerare la sua?

 La base è Jazz, non standard, ma nelle sue forme più diverse”.

I brani che decide di cantare sono improvvisati?

 “Rivedo sempre i brani per farli, infine, miei”.

Secondo Lei, chiunque può cantare?

 “La voce è uno strumento. Si può suonare tutto. Ognuno di noi può cantare, ma ciò non vuol dire che ciascuno di noi sia un cantante”.

Lo sviluppo di una voce corretta dipende anche dallo studio?

 “Se la voce c’è viene fuori anche senza studiare canto; bisogna, però, collegare corpo, anima e voce e, infine, aumentare la consapevolezza”.

Quante ore al giorno bisognerebbe dedicare al canto?

 Dipende da quanto progresso uno vuol fare principalmente nel campo del Jazz. Io riesco a liberare la mia voce in pochissimo tempo”.

Quali sono i problemi dei cantanti d’oggi?

“Lo sbaglio che fanno i cantanti è quello di stancarsi fino all’esaurimento”.

Il suo modo di cantare con i complessi ritmi del jazz contiene esecuzioni di brani con uno sguardo alla leggenda americana delle superstar del Jazz come Ella Fitzgerald, Sarah Vaughan, le più grandi cantanti Jazz di sempre. Il risultato della sua musica è eccitante, pieno di momenti inattesi, bellissimi suoni e naturali personali sound. Lilla Maturi possiede una delle più belle, profonde e modulate voci della storia del jazz. Con la sua tecnica originale ed elegante canta su basi armoniche e ritmiche facendosi apprezzare per le sue doti canore.
Dopo averla ascoltata ho sentito tutta la sua profonda carica interpretativa e l’incisiva delicatezza della propria voce, perciò sto tentando di convincerla che, avendo conquistato il pubblico e gli estimatori del grande jazz, abbiamo assolutamente bisogno del suo talento che incanta. Lei ha il dovere di continuare ad esibirsi per l’Umanità tutta.

Principia Bruna Rosco

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