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Amianto: Trezzano creerà un catasto

Trezzano sul Naviglio (8 luglio 2009) – In linea con il protocollo regionale che stabilisce i nuovi criteri per valutare le condizioni delle coperture in cemento amianto, la Giunta di Trezzano sul Naviglio ha deciso di proseguire, in accordo con l’Asl, un monitoraggio accurato su tutto il territorio.
“Abbiamo avviato un progetto chiedendo anche la collaborazione delle aziende – sottolinea il sindaco, Liana Scundi – per la creazione di un vero e proprio catasto che ci permetta di avere sempre sotto controllo la situazione e, di conseguenza, di adottare i necessari provvedimenti”.
Il monitoraggio per i privati
La mappatura è iniziata laddove vi sono i fabbricati più vecchi, risalenti a prima degli anni novanta, perché l’amianto veniva spesso utilizzato soprattutto per la realizzazione dei tetti e per la coibentazione di pareti e tubi. Solo nel 1992 la sua commercializzazione e lavorazione sono vietate dalla legge.
Secondo le ultime disposizioni normative regionali, “se i danni consistono in crepe, fessure evidenti o rotture e riguardano almeno il 10% dell’estensione totale della superficie, si procede a bonifica (da preferire l’intervento della rimozione). Se invece appare integra, quindi in caso di danni meno evidenti, è necessario calcolare l’indice di degrado”.
Gli uffici tecnici comunali hanno già inviato una comunicazione a un centinaio di proprietari di aziende in diverse parti del territorio. Questi dovranno rispondere se hanno coperture in amianto e, di conseguenza, fornire la relazione di un tecnico che ne certifichi lo stato di conservazione.
La stessa cosa dovrà essere fatta dagli amministratori di case. Infatti, gli eventuali successivi interventi di bonifica sono a carico del “proprietario dell’immobile o del responsabile dell’attività che in esso si svolge”.
Gli interventi su edifici pubblici
Sono, invece, iniziate giovedì 2 luglio le operazioni di monitoraggio delle pareti della scuola primaria di via Giacosa, nell’ambito di un programma di interventi che la Giunta Scundi ha deciso di avviare sugli edifici pubblici. È stato, infatti, affidato un incarico a una società di ingegneria di Milano, che dovrà censire la presenza di materiali contenenti amianto in tre stabili di proprietà dell’Ente. In particolare, la copertura dell’edificio di via Tintoretto, che comprende la scuola e gli uffici tecnici comunali, il tetto della primaria di via Manzoni e le pareti della Giacosa. Essendo ormai terminate le lezioni, la ditta incaricata ha potuto installare appositi strumenti nella primaria Giacosa che misureranno, nelle prossime settimane, l’eventuale dispersione di polveri di amianto nell’aria.
“Un sopralluogo dell’Asl – precisa l’assessore ai Lavori Pubblici, Gianni Bernardinello – aveva già rilevato alla primaria Giacosa che l’amianto è confinato, come si dice tecnicamente, all’interno di pareti di cartongesso e che quindi non vi è alcun pericolo. Abbiamo però voluto ugualmente eseguire un’altra verifica, dopo che negli anni scorsi avevamo sostituito sia nella scuola dell’infanzia (materna), che nella primaria (elementare) Giacosa il tetto, che era in amianto”.

Redazione

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