(24 luglio 2009) – “Non è più tollerabile che aziende sane con bilanci che producono utili da 10 milioni di euro e fatturati da 100 milioni, decidano di portare altrove la loro produzione per motivi di natura con ogni probabilità speculatoria, senza pensare al futuro delle tante famiglie che vengono lasciate in questo modo sul lastrico”.
In questi termini si esprimono il Sottosegretario alle Infrastrutture nonché Sindaco d’Arconate, Mario Mantovani, ed il Consigliere Regionale Sante Zuffada (Pdl) in merito al futuro della Esab di Mesero.
“Un’attività storica in cui hanno lavorato molte famiglie meseresi che ha visto, nel periodo di massimo splendore, impiegati ben 300 dipendenti”; dice il Senatore Mantovani, il quale ha incontrato, nei giorni scorsi, ad Arconate, alcuni rappresentanti sindacali. “Ne risulta che il futuro degli 85 lavoratori e delle loro famiglie sia sempre più precario, dato che dal prossimo settembre rischiano seriamente di trovarsi in una situazione economica di grossa difficoltà”.
“Purtroppo – dichiara il Consigliere regionale Sante Zuffada – quella della Esab, è una vicenda già vissuta in altre aziende del nostro territorio. A questo punto, però, è necessario che da tutto il mondo della politica arrivi una risposta forte e decisa”.
“Sotto quest’aspetto – prosegue Zuffada – mi piace qui rimarcare il lavoro congiunto che si è subito avviato a livello istituzionale tra Governo e Regione e, in questa prospettiva, sicuramente anche la Provincia di Milano, potrà giocare un ruolo di collante con gli enti locali assai prezioso.
“Ciò detto – concludono i due esponenti del Popolo della Libertà, i quali si sono confrontati sulla questione – la crisi Esab, impone a tutto il mondo delle istituzioni una riflessione più generale sulle prospettive di sviluppo economico dell’Altomilanese. Che non possono, evidentemente, essere quelle legate solo alla logistica e alla realizzazione di capannoni. Anche sotto questo profilo la politica è chiamata ad offrire risposte serie individuando soluzioni realmente percorribili”.
Motivo per cui il Sottosegretario ha già ottenuto la convocazione delle parti presso il Ministero delle Attività Produttive e assicurato il proprio impegno affinché i dipendenti coinvolti possano beneficiare degli ammortizzatori sociali previsti in questi casi.