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Homeless World Cup è calcio e reinserimento sociale

Milano, 27 luglio 2009 – “Siamo felici che Milano possa ospitare a settembre la Homeless World Cup a cui parteciperanno 480 homeless provenienti da 48 diversi Paesi del mondo, un evento che non è solo un evento sportivo ma che rappresenta per queste persone una tappa del loro percorso di reinserimento sociale che ha dato finora risultati straordinari”.

Sono le parole del Sindaco Letizia Moratti che oggi, con il ministro della Difesa Ignazio La Russa, il direttore generale della Cri Leonardo Carmenati, l’assessore allo Sport Alan Rizzi e il presidente della Homeless World Cup, Mel Young, ha presentato a Palazzo Marino la settima edizione del Campionato mondiale di street soccer per i senza tetto, che si terrà a Milano dal 6 al 13 settembre all’Arena Civica. A sostegno della manifestazione è stato firmato un protocollo d’intesa tra Comune, Croce Rossa e ministero della Difesa, i tre enti che assicureranno vitto, alloggio e servizi agli oltre cinquecento tra giocatori e volontari che da tutto il mondo arriveranno a Milano.

“Mi associo a quanto detto dal Sindaco Moratti – ha dichiarato il ministro La Russa – nel dare una mano a un’iniziativa che unisce l’aspetto sportivo a un impegno più serio, legato al recupero di chi si trova in condizione di homeless. Un plauso ai generali qui presenti per aver dimostrato ancora una volta che le Forze Armate non sono seconde a nessuno, non solo nella difesa della pace e della libertà, ma anche nel sostenere in occasione di manifestazioni come questa.”

Gli homeless saranno ospitati per il pernottamento all’interno della caserma Mameli di viale Suzzani dove si fermeranno per la colazione e torneranno per la cena, dopo le partite all’Arena Civica. Alla Mameli la Croce Rossa allestirà un campo villaggio con tende di ultima generazione e comfort per accogliere tutti i partecipanti, come spiegato dal direttore generale Leonardo Carmenati: “Ringraziamo l’organizzazione per averci coinvolto nella realizzazione di questa manifestazione a cui la Croce Rossa parteciperà con 50 volontari. Continuiamo così il nostro percorso di assistenza che svolgiamo quotidianamente, sia dal punto di vista pratico sia psicologico, con gli homeless di questa zona”.

Mel Young presidente della Homeless World Cup, fondazione che ha sede a Edimburgo è intervenuto dicendo: “È fantastico trovarmi qui a Milano, in questa bellissima città e ringrazio Milano per aver partecipato al concorso per organizzare la settima edizione della Homeless World Cup contribuendo a rendere questo evento un successo fenomenale.” “Oggi ci sono un milione di persone senza dimora nel mondo – ha aggiunto il presidente Young – e tale situazione non è sostenibile. Se ognuno di noi farà qualcosa, anche se piccola, possiamo fare la differenza. La partecipazione della città di Milano, del ministero della Difesa e della Croce Rossa Italiana dimostra che questo cambiamento è in corso. Grazie ancora.”.

Alla realizzazione della Homeless World Cup stanno contribuendo con un lavoro di squadra l’assessorato allo Sport e Tempo libero, l’assessorato alla Famiglia, Scuola e Politiche sociali, l’assessorato alla Mobilità e Trasporti del Comune di Milano, la Presidenza del Consiglio Comunale e l’Amsa.

“Con la Homeless World Cup – ha sottolineato l’assessore allo Sport e Tempo Libero Alan Rizzi – ospiteremo un campionato del mondo a tutti gli effetti in cui i giocatori si sfideranno all’Arena Civica in incontri di street soccer, a squadre di tre contro tre. Un grande momento di sport ma soprattutto un’ occasione per queste persone di dimostrare come attraverso il calcio si possano raggiungere obiettivi molto più importanti di una vittoria sul campo, ritrovando la fiducia in se stessi e facendo squadra per ottenere una nuova vittoria nella vita”

In prima linea fin dall’inizio per avere a Milano la Homeless World Cup anche la Presidenza del Consiglio Comunale: “Il Consiglio comunale assegnerà il trofeo ‘Miglior giocatore’ – ha annunciato il Presidente Manfredi Palmeri – un riconoscimento non di valore agonistico ma civico per l’atleta più bravo non dentro ma fuori dal campo: vogliamo premiare chi saprà trasmettere un messaggio positivo e di sensibilizzazione alla città con la propria storia e con il proprio comportamento. La squadra di calcio dei consiglieri comunali, inoltre, sarà coinvolta direttamente nella manifestazione, partecipando agli allenamenti con i diversi team e, in particolare, con quello italiano”.

Le 48 nazioni rappresenteranno tutti e cinque i continenti del globo, comprese Argentina e Brasile, Inghilterra e Germania, Australia e Cambogia, Hong Kong e India, Ghana e Malawi. L’Italia, due volte campione della Homeless World Cup, cercherà di riconquistare il titolo di campione del mondo giocando in casa, davanti al suo pubblico.

Nel mondo sono un miliardo le persone senza dimora. I risultati sociali conseguiti nelle precedenti edizioni della Homeless World Cup sono sorprendenti: più del 70 per cento dei partecipanti ha cambiato la propria vita, trovato una casa, un lavoro, ripreso gli studi, sconfitto una dipendenza, ristabilito una relazione, diventati giocatori semi-professionisti o imprenditori sociali. Dal 2003 circa 100.000 giocatori hanno partecipato alla Homeless World Cup e hanno dato vita a programmi sociali sportivi in più di 70 nazioni.

L’edizione Homeless World Cup 2009 è dedicata alla memoria di Candido Cannavò, il grande giornalista della Gazzetta dello Sport.

Redazione

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