Milano, 02 ottobre 2009 – "Contro le infiltrazioni mafiose nei cantieri, la guardia di Regione Lombardia rimane altissima, ma gli effetti possono essere concreti solo con la collaborazione di imprenditori e lavoratori".
Lo ha detto l’assessore alle Infrastrutture e Mobilità di Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo, durante il convegno sul tema "Cantieri di sviluppo. Opportunità anticicliche e rischio malavita nel rilancio dell’edilizia e delle opere infrastrutturali", organizzato dalla Cisl.
"Con il comitato per la legalità e la trasparenza sottoscritto dal presidente Formigoni nel luglio scorso assieme al Prefetto di Milano, ad Assimpredil-Ance, Infrastrutture Lombarde spa e FNM – ha spiegato l’assessore Cattaneo – abbiamo introdotto procedure e azioni che vanno oltre quanto le leggi e le norme esistenti in materia già impongono. Abbiamo, per usare una metafora calcistica, messo a disposizione uno stadio sicuro in cui giocare la partita della realizzazione dei cantieri, ma poi chi fa la partita sono i giocatori, cioè imprese e lavoratori, cui tocca un ruolo di collaborazione fondamentale affinché queste regole vengano rispettate.
Sono ottimista nella sua applicazione, perché il nostro tessuto sociale è sano, collaborativo nei confronti degli interessi della collettività".
Il protocollo tutela la legalità con azioni che massimizzano la trasparenza degli appalti e la sicurezza dei cantieri, con clausole contrattuali che possono portare all’annullamento del contratto.
Le imprese hanno sottoscritto l’impegno a denunciare tempestivamente ogni richiesta illecita di denaro o prestazioni e il pieno rispetto dei contratti di lavoro nei cantieri.
E’ previsto inoltre l’obbligo della certificazione antimafia non solo per chi opera in subappalto ma anche per chi lavora in sub-affidamento, "le situazioni – ha spiegato l’assessore Cattaneo – dove sono state segnalate le maggiori criticità".
L’assessore ha poi ricordato l’impegno di Regione Lombardia nell’istituzione del "Comitato per la legalità e la trasparenza delle procedure regionali", un pool di magistrati e generali voluto dal presidente Formigoni per coadiuvarlo nel contrasto alle infiltrazioni della criminalità organizzata nei grandi appalti regionali.
Redazione