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A Messina si scava ancora: 22 morti e oltre 35 dispersi

(mi-lorenteggio.com) Messina, 04 ottobre 2009 – Nella sede della Prefettura di Messina, dove si è stabilita l’Unità di crisi, si è svolta la conferenza stampa del Capo Dipartimento della Protezione Civile Guido Bertolaso sui soccorsi dopo il nubifragio che ha colpito l’area del messinese.
La situazione rimane complessa, ma è sotto controllo. Al momento il bilancio delle vittime rimane è di 22 morti, oltre 35 dispersi e 95 feriti, mentre sono 433 le persone sfollate secondo i dati della Prefettura di Messina. Per le attività di assistenza alla popolazione e ricerca dei dispersi sono all’opera 130 mezzi e più di 1.100 uomini, appartenenti ai Vigili del fuoco, Esercito, Carabinieri, Guardia di finanza, Polizia di Stato, Corpo forestale dello Stato, volontari e Capitaneria di Porto. Si lavora anche sul fronte della viabilità: entro stasera sarà riaperta una corsia per direzione dell’autostrada A18 Palermo – Catania, mentre per la riapertura della statale 114 che collega Messina a Catania saranno necessari altri 6 giorni. Domani è previsto l’arrivo del Presidente del Consiglio dei Ministri, che sorvolerà insieme a Bertolaso l’area colpita dal nubifragio.

Rimangono isolate le frazioni di Molino, Altilia e Scaletta. Si continua ancora a lavorare e a scavare nel fango. Briga Marina, Giampilieri, Molino e Scaletta Marea sono le zone del messinese più colpite.A Giampilieri è stata completata l’evacuazione del paese e le persone sono state trasferite in alcuni alberghi di Messina.
Ieri, il Consiglio dei Ministri ha deliberato lo stato di emergenza, mentre il Capo della Protezione Civile Guido Bertolaso è sul posto per coordinare i soccorsi nelle zone più colpite dal nubifragio.

Rispetto all’alluvione nel messinese, Bertolaso ha sottolineato la situazione di diffuso dissesto idrogeologico, causato dalla mancanza di prevenzione e rispetto del territorio.

Dal report  “Ecosistema rischio 2008 – Monitoraggio sulle attività delle amministrazioni comunali per la mitigazione del rischio idrogeologico" emerge che la Provincia di Messina ha il maggior numero di comuni a rischio idrogeologico della Regione siciliana: 79 a rischio frana, 1 a rischio alluvione e 11 a rischio frana e alluvione, per un totale di 91 comuni.

Inoltre, i comuni di Ucria e Alì in provincia di Messina, ottengono la maglia nera di Ecosistema Rischio 2008, perché, pur avendo interi quartieri e aree industriali in zone a rischio, non hanno messo in campo nessuna azione di mitigazione del rischio idrogeologico.

Redazione

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