(mi-lorenteggio.com) Melegnano, 18 ottobre 2009 – L’Associazione Culturale “Amici dell’Airone” con il patrocinio della città di Melegnano, rende omaggio, nel Castello Mediceo, al maestro Montevago, artista poliedrico che diviene nella sua esclusiva autenticità, l’artefice di una corrente pittorica: il “montevaghismo”.
Prendono parte all’inaugurazione diverse figure rappresentative, fra queste, l’assessore alla cultura Denis Zanaboni, Sergio Della Valle della casa editrice Spirali, Gaetano Dellisanti, critico e storico d’arte, Nicolò Licata, presidente dell’Associazione Culturale “Amici di Licata”.
Un’iniziativa che propone di divulgare la centralità culturale di una città che vuole rendere omaggio all’artista Montevago, ripercorrendo cinquant’anni della sua carriera artistica a livello internazionale.
Dopo aver tracciato il profilo del maestro, l’attenzione degli invitati non può che concentrarsi sulla contemplazione evocativa della tela.
Alcune opere in mostra
Colori caldi e freddi trovano una loro perfetta sintonia nell’istantaneità del gesto; pennellate vibranti scuotono l’anima dell’osservatore; uno stile che è in grado di esprimere il proprio tempo come una forma che si genera da se stessa, creando la propria metamorfosi.
Dopo l’intervento a carattere istituzionale dell’assessore Zanaboni, il dottor Della Valle auspica una collaborazione con la fondazione di Villa San Carlo Borromeo, presso di cui sono presenti molte opere del maestro. Ne segue l’intervento del critico d’arte Dellisanti che espone con grande disinvoltura un’analisi introspettiva e volitiva del maestro Montevago. La manifestazione termina con l’intervento, se pur breve ma molto rilevante, dello scrittore e poeta Nicolò Licata che con poche righe, alcune di seguito riportate, riassume l’essenza di un artista senza precedenti: “Al di là della conformità e della metafisica, vi è un sommovimento cromatico multiforme. Una stesura di colori dettata dalla non casualità. La parte sensoriale dell’artista si traduce in una chiara percezione visiva. Nell’antitesi dell’arte figurativa, si va oltre il cubismo e l’espressionismo astratto. Non un principio né una fine. Vi è il tempo che precipita nell’assoluto silenzio del non caos. Terra, aria, acqua e fuoco si uniscono come in una perfetta sinfonia. Il pensiero avvolto da una metamorfosi senza fine. L’arte di Montevago ha una sua estetica che irrompe in ogni forma di rappresentazione, rendendo libero ognuno di vivere nell’universo dell’immaginario. Universale è il Montevaghismo di cui il maestro è caposcuola”.
La mostra proseguirà sino al 1 novembre 2009.
Caterina Licata