(mi-lorenteggio.com) Monza, 26 ottobre 2009 – "Il ciclotrone assicura a Monza lo sviluppo di un vero e proprio polo oncologico. Da oggi infatti il "San Gerardo" può esprimere tutte le sue potenzialità anche nel campo della diagnosi delle malattie oncologiche, mettendo a disposizione dei pazienti il massimo in termini di strumentazione".
Lo ha affermato il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni intervenendo, questa mattina all’inaugurazione del Centro ciclotrone per la produzione di radio farmaci per gli esami PET dell’ospedale di Monza.
"Per la realizzazione di questo Centro – ha proseguito il presidente – la Regione Lombardia ha investito 3,3 milioni di euro (pari al 48% della spesa complessiva). Esso ha tutte le carte per rappresentare un modello di efficienza gestionale ed economica: all’interno della palazzina lavoreranno, fianco a fianco, l’industria belga Iba, che si occuperà della produzione e commercializzazione dei radiofarmaci, l’università Milano Bicocca, che svilupperà la ricerca, e il personale medico e tecnico dell’ospedale che effettuerà gli esami di diagnostica per immagini".
Formigoni ha posto l’accento sulla positiva realizzazione della partnership tra pubblico e privato, "che mi auguro – ha detto – possa aprire nuovi orizzonti nell’amboito della medicina nucleare. Secondo la logica sussidiaria che ci è propria, abbiamo incoraggiato e sostenuto questa impresa".
"Il centro – ha spiegato Formigoni – è la terza tappa di un vero e proprio circuito della ricerca applicata presso il "San Gerardo".
Il primo tassello fu la nascita, nel 2004, del laboratorio "Stefano Verri" di terapia cellulare e genica, uno dei tre centri pubblici italiani per la ricerca sulle cellule staminali (gli altri due sono a Bergamo e a Milano (Policlinico). Il secondo tassello è il centro di bioimmagini molecolari, un’eccellenza a livello italiano. Si tratta di un centro universitario che gestisce, dal 2005, tutte le attività cliniche e di ricerca nel settore della diagnostica per immagini".
Lo sviluppo di questo polo oncologico è destinato ad aumentare ulteriormente l’attrattività del San Gerardo verso i piazienti provenienti da altre Regioni, già cresciuti nel 2009 rispetto all’anno precedente di ben il 16%.
Redazione