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Influenza da virus A/H1N1: le FAQ di Sanità Regione Lombardia

(mi-lorenteggio.com) Milano, 30 ottobre 2009 – Sempre più casi di influenza  sul territorio lombardo. Ecco le domande più frequenti:

Cos’è il virus della nuova influenza A(H1N1) di cui si parla tanto in questi giorni?

Nello scorso mese di marzo il governo messicano ha iniziato a segnalare un numero crescente di casi di sindrome influenzale la cui causa eÌ stata successivamente identificata in un nuovo virus influenzale A/H1N1, risultato di un incrocio di geni appartenenti a virus aviari, suini e umani.
Successivamente il virus si eÌ diffuso in tutto il mondo.

Perché questa nuova influenza ha generato allarme in tutta la comunità internazionale?

Lo stato di allerta dell’Organizzazione Mondiale della Sanità dopo i primi casi di "influenza suina" era dovuto al fatto che si era di fronte ad un virus nuovo, uno di quelli che compaiono ogni 30-40 anni e che potrebbero avere caratteristiche diverse rispetto ai normali virus influenzali stagionali. In questo caso si temeva potesse essere caratterizzato da un’alta diffusione e da una maggiore gravità. Questa preoccupazione iniziale ha generato allarmismo e ha contribuito a distorcere la percezione di pericolosità del virus, che ha sì raggiunto la fase 6 della pandemia – ovvero la sua diffusione è mondiale – ma si è rivelato meno pericoloso di una normale influenza.

Quali sono le caratteristiche dell’influenza da virus A(H1N1)?

Ad oggi, il virus A/H1N1, provoca generalmente una forma lieve d’influenza e la maggior parte delle persone guariscono in pochi giorni, senza alcuna necessità di terapia farmacologica o di ricovero ospedaliero.

Quali sono i sintomi della nuova influenza A(H1N1)?

La nuova influenza A(H1N1) è un’infezione acuta a carico dell’apparato respiratorio, che si manifesta con sintomi generalmente simili a quelli delle influenze stagionali: febbre, tosse, mal di gola, nausea, cefalea, dolori muscolari.

L’influenza A(H1N1) può complicarsi in forme gravi?

Come in tutte le influenze stagionali, anche nella nuova influenza A/H1N1 vi è il rischio di complicanze gravi (polmonite ed insufficienza respiratoria) – anche se minore rispetto a quello della influenza stagionale – e riguarda principalmente persone affette da patologie croniche (malattie respiratorie compresa l’asma, fibrosi cistica, malattie cardiocircolatorie, diabete, malattie renali, malattie congenite, anemie, ecc.) o con scarse difese immunitarie.
E’ importante ricordare che il numero di casi sinora segnalati di complicazioni gravi e decessi associati alla nuova influenza A/H1N1 è molto inferiore, percentualmente, rispetto al numero di persone che contraggono il virus.

Come si trasmette il virus A(H1N1)?

Il virus A/H1N1 si trasmette per via aerea attraverso le goccioline di saliva, quindi: respirando a distanza molto ravvicinata – meno di 50 cm – da persone che tossiscono, starnutiscono, ecc..
Allo stesso modo si trasmettono i virus delle influenze stagionali.

Cosa fare per limitare la probabilità di contrarre l’influenza da virus A(H1N1)?

Come per tutte le altre malattie infettive, è raccomandato:

– coprire naso e bocca in caso di starnuti o tosse, con fazzoletto o comunque mantenersi a distanza da altre persone;
– lavare con attenzione le mani con acqua e sapone o con soluzione idroalcolica (ha il vantaggio di poter essere utilizzata in assenza di acqua), e farlo con regolarità (soprattutto se ci si è toccati il naso o la bocca o se si sono toccate superfici sporche);
– evitare contatti ravvicinati soprattutto con persone che potrebbero essere malate;
– arieggiare bene l’ambiente in cui si vive aprendo le finestre o garantendo il corretto funzionamento degli impianti di condizionamento, curare la pulizia e sanificazione degli ambienti;
– praticare comportamenti igienici quali: dormire un tempo adeguato, alimentarsi in modo corretto privilegiando il consumo di frutta e verdura di stagione e svolgere regolare attività fisica.

Cosa fare se compaiono sintomi influenzali?

– se ci sono sintomi che ricordano l’influenza (disturbi delle prime vie aeree, tosse o dolori muscolari con o senza febbre) rimanere a casa e informare il proprio medico di medicina generale o pediatra di famiglia;
– non uscire o frequentare collettività se c’è febbre;
– per evitare di contagiare altre persone, è consigliabile riprendere la vita sociale non prima di 24 ore dopo la scomparsa della febbre o dei sintomi nel caso non vi sia stata febbre;
– quando è presente un malato in famiglia occorre evitare i contatti ravvicinati, utilizzare fazzoletti di carta ed eliminarli rapidamente, arieggiare i locali di frequente o garantire il corretto funzionamento degli impianti di condizionamento, curare la pulizia e sanificazione degli ambienti; non è necessario l’utilizzo di mascherine o di stanze/bagni singoli.

Non è in alcun modo necessario sottoporsi al test per verificare di quale virus si tratta (accertare che sia nuova influenza A/H1N1 o influenza stagionale non cambia nulla ai fini dei comportamenti da adottare).

A chi sarà offerta la a vaccinazione pandemica antinfluenzale – A(H1N1)?

Secondo le indicazioni del Ministero della Salute (Ordinanza del 11 settembre 2009), la vaccinazione pandemica antinfluenzale – A/H1N1- è offerta, prioritariamente, a queste categorie di persone:

1. chi lavora nei servizi essenziali alla vita della comunità: l’assistenza sanitaria, l’assistenza domiciliare e degli anziani, la distribuzione di gas-acqua-elettricità, i trasporti, la raccolta dei rifiuti e tutti i servizi di sicurezza, come carabinieri, polizia, vigili del fuoco, ecc.

Perché? La nuova influenza A(H1N1) è particolarmente contagiosa quindi si diffonde con molta facilità, vaccinando le persone che operano nei servizi essenziali si evita il rischio che questi servizi non vengano garantiti a causa della possibile assenza massiccia e contemporanea dei lavoratori addetti.

In Lombardia, le persone appartenti a questa categoria saranno contattate direttamente dai loro datori di lavoro.

2. Donne in gravidanza
Perché? Dai dati finora disponibili sembra che le donne gravide possano incorrere più facilmente in complicanze.

3. Persone – sino ai 65 anni di età – affette da almeno una delle seguenti patologie (documentate dal possesso di specifica esenzione da ticket):

malattie croniche a carico dell’apparatoto respiratorio, inclusa asma, displasia broncopolmonare, fibrosi cistica, BPCO;
gravi malattie dell’apparato cardiocircolatorio, comprese le cardiopatie congenite ed acquisite;
diabete mellito ed altre malattie metaboliche;
gravi epatopatie e cirrosi epatica;
malattie renali con insufficienza renale;
malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie;
neoplasie;
malattie congenite ed acquisite che comportino carente produzione di anticorpi;
immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV;
malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinale;
patologie associate ad un aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie, ad esempio malattie neuromuscolari;
obesità con Indice di Massa Corporea (BMI) > 30 e gravi patologie concomitanti;
condizione di familiare o di contatto stretto di soggetti ad alto rischio che, per controindicazioni temporanee o permanenti, non possono essere vaccinati.
Perché? Le persone con queste patologie, se contraggono l’influenza, sono “a rischio” di complicanze gravi.

In Lombardia, le persone appartenenti a queste categorie, potranno contattare l’ASL del proprio territorio che indicherà presso quali ambulatori recarsi.

E’ possibile comprare in farmacia il vaccino pandemico contro la nuova influenza A/H1N1?

No, su tutto il territorio nazionale, il vaccino pandemico contro la nuova influenza A/H1N1 sarà disponibile solo presso le ASL e gli ospedali.

Perché inizialmente si parlava di “influenza suina”?

L’influenza suina è una malattia respiratoria dei maiali, causata da uno dei diversi virus influenzali di tipo A (in genere appartenenti al sottotipo H1N1, ma anche H1N2, H3N1, H3N2) che possono causare epidemie (in genere nella stagione autunno-inverno nelle zone temperate) tra i suini, con un’alta morbilità e una relativamente bassa mortalità (1-4%). I maiali possono essere infettati anche da virus influenzali di origine aviaria e di origine umana, con possibilità anche di infezioni multiple che possono favorire la ricombinazione di diversi tipi di virus.

L’uomo può acquisire l’infezione quando si trova a contatto stretto con maiali infetti colpiti da influenza, mentre non si può contrarre mangiando carne di maiale o suoi derivati che, dunque, non rappresentano alcun rischio.

Quindi, la nuova influenza A(H1N1) si è originata nei maiali ma, successivamente, si è diffusa tra gli uomini e, dunque, i suini non hanno più alcun ruolo nella diffusione della malattia.

 

Redazione

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