Milano. Città della salute", sarà Luigi Roth a guidare il Consorzio

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    Milano, 02 novembre 2009 – E’ stato ufficialmente costituito il Consorzio che curerà la realizzazione della "Città della Salute", il nuovo polo di ricerca, cura e didattica per le malattie infettive, neurologiche e oncologiche che riunirà Sacco, Besta e Istituto dei Tumori.
    "Sarà un complesso nuovo e innovativo – ha detto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, annunciando la nascita del Consorzio oggi in conferenza stampa – come concezione, ideazione e naturalmente realizzazione. Si tratta del progetto più importante in Italia in questo momento".
    L’iniziativa, fortemente voluta, promossa e quasi interamente finanziata da Regione Lombardia, coinvolge, oltre ai tre ospedali, anche Comune di Milano, Comune di Novate Milanese, Università degli Studi di Milano e Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali.
    Con la costituzione del Consorzio, si completa l’iter avviato lo scorso 7 aprile con la firma dell’Accordo di Programma e proseguito con l’approvazione da parte della Giunta regionale della delibera che ha autorizzato i tre enti a costituire il Consorzio stesso e ne ha approvato lo statuto. A guidarlo sarà, come già annunciato, Luigi Roth, già presidente della Fondazione Fiera, presente oggi in conferenza stampa insieme all’assessore regionale alla Sanità, Luciano Bresciani e a Carlo Borsani (presidente Besta), Alberto Scanni (direttore generale Sacco) e Antonio Colombo (presidente Istituto Tumori).

    CITTA’ DELLA SALUTE – La Città della Salute sarà un grande polo di ricerca, cura e didattica che vedrà riunite, nella stessa area dove attualmente sorge solo l’Ospedale Sacco nella zona Nord-Ovest di Milano (e in parte di Novate Milanese), il Sacco stesso e le nuove sedi dell’Istituto neurologico Besta e dell’Istituto dei Tumori.
    "Si tratta di un’opera da 520 milioni – ha aggiunto Formigoni – quasi interamente finanziata da Regione Lombardia, che metterà a disposizione anche 20 milioni di euro per le infrastrutture e in particolare gli interventi necessari sulla tangenziale ovest e sud, oltre che alla viabilità interna alla città. I lavori si concluderanno entro il 2015. Si tratta di tempi ‘feroci’: realizzare infatti in poco più di cinque anni un’opera come questa è una sfida ambiziosa ma sulla quale noi ci impegniamo".
    "Con la Città della Salute – ha aggiunto il presidente – si formerà dunque un nuovo Polo sanitario pubblico di assoluta eccellenza per quanto riguarda sia le malattie infettive sia quelle neurologiche sia quelle oncologiche, con una forte connessione tra ricerca e cura e dove si realizzerà una sinergia tra i tre Istituti e l’Università".
    "La realizzazione dei nuovi edifici – ha detto ancora Formigoni – consentirà di mettere a disposizione di tutti i cittadini strutture modernissime e funzionali orientate alla ricerca, all’assistenza sanitaria e alla didattica, secondo i più elevati standard mondiali". I tre Istituti – già oggi all’avanguardia nel campo dell’infettivologia, dell’oncologia e delle neuroscienze – potranno trarre ulteriore impulso dalla possibilità di svolgere la loro attività in modo armonizzato, ottimizzando strumenti e risorse, pur mantenendo nel contempo ciascuno le proprie peculiarità.
    "L’unione di tre istituti pubblici – ha aggiunto Bresciani – sviluppa il concetto di rete e dell’organizzazione in dipartimenti funzionali. Questo lavoro è un segnale molto positivo per la crescita del nostro sistema sanitario e della ricerca". Secondo Luigi Roth, si tratta di realizzare un "contenitore nuovo per una medicina nuova".

    IL NUOVO COMPLESSO – Il nuovo complesso occuperà 220.000 metri quadrati di superficie per le funzioni di ricerca, di cura, per le strutture di ospitalità e per i servizi; altri 70.000 metri quadrati di superficie saranno dedicati a parcheggi, impianti tecnologici e all’asilo nido aziendale. I posti letto complessivi saranno 1.405 (Besta 250, Tumori 505, Sacco 650), quasi un centinaio in più degli attuali (che sono: Besta 223, Tumori 482 e Sacco 604). Gli organici dei tre istituti saranno mantenuti ai livelli attuali.

    BENEFICI – I benefici derivanti dal nuovo insediamento riguarderanno infatti economie di scala, ottimizzazione dell’uso delle alte tecnologie biomediche, utilizzo integrato delle piattaforme tecnologiche, gestione condivisa della logistica, strutture di risposta (almeno parziale) al bisogno di residenzialità di ricercatori, studenti e familiari dei pazienti e, in definitiva, miglioramento dell’offerta sanitaria.
    Un altro effetto positivo sarà quello di trattenere cervelli nella ricerca e nella sanità pubblica italiana. La prospettiva è quella di esaltare le peculiarità di ciascuno dei tre Istituti coinvolti e di offrire nel contempo le migliori garanzie anche sotto il punto di vista della programmazione sanitaria regionale, riducendo i costi ed evitando duplicazioni di reparti di eccellenza, come ad esempio neurochirurgia.
    L’area sulla quale sorgerà la Città della salute è dotata di una buona accessibilità stradale e autostradale, ferroviaria (compresa l’alta velocità) e metropolitana, facilmente raggiungibile anche dagli aeroporti di Malpensa e di Linate.

    IL CONSORZIO – Al Consorzio spetteranno, tra gli altri, i compiti di:
    – identificare il processo e il metodo di lavoro;
    – perfezionare e condividere la mission unificante e differenziante di Città della Salute;
    – elaborare il progetto in modo collegiale, farlo conoscere e condividere all’interno delle tre realtà e all’esterno, con gli stakeholder diretti e indiretti;
    – realizzare i nuovi assetti ospedalieri, in quanto stazione appaltante;
    – identificare tutte le possibili sinergie operative, riducendo gli sprechi;
    – gestire le procedure di gara e l’affidamento a terzi della realizzazione;
    – individuare le strategie finanziarie per la sostenibilità economica del progetto;
    – adottare un’adeguata e innovativa strategia di governance corale della trasformazione;
    – comunicare il progetto nelle sue differenti fasi.

    Redazione

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