(mi-lorenteggio.com) Cesano Boscone, 09 novembre 2009 – Accogliere una persona fragile, “prenderla in carico” come si direbbe nel gergo tecnico, significa pensare un progetto per la sua vita, costruire un lavoro di squadra mettendo in relazione operativa più professionisti, studiare una rete di servizi di qualità che si occupino di tutte le fasi dell’esistenza, verificando se l’attività che si è posta in essere è appropriata o se può essere migliorata. Significa offrire una “Long Term care”. Questo è il tema del Convegno organizzato dalla Fondazione Istituto Sacra Famiglia Onlus che si terrà a Lecco il 13 novembre 2009 presso l’Aula Magna dell’A.O. “Alessandro Manzoni” (Via dell’Eremo, 9/11 Lecco).
“L’argomento è di fondamentale importanza – spiega il Prof. Fabrizio Pregliasco, Direttore Scientifico della Fondazione – Accogliere una persona in un contesto sociosanitario, infatti, corrisponde a costruire per lei un progetto individuale in cui si mettono a punto interventi rivolti alla persona e alla famiglia lungo tutto il percorso della vita. Interventi di sostegno che favoriscono la promozione e lo sviluppo di capacità individuali e di reti familiari”.
La cura a lungo termine può partire a qualunque età. La Fondazione Istituto Sacra Famiglia Onlus, infatti, accoglie bambini, adulti e anziani, e li segue ogni giorno guardando al futuro. Il lavoro di presa in carico può essere affrontato in due modi: da un lato “istituzionalizzando” il soggetto fragile, cioè accogliendolo in una struttura residenziale, oppure puntando sulla “territorializzazione dei servizi”.
“L’obiettivo generale, fatto proprio dalla Fondazione, è quello di mantenere il soggetto fragile a domicilio il più possibile – spiega il Prof. Fabrizio Pregliasco – l’istituzionalizzazione deve servire solo per casi gravi. Tenere in famiglia e al proprio
domicilio una persona è utile per diversi motivi: da un lato aumenta la qualità di vitadi chi è fragile e rimane in un contesto conosciuto e stimolante, dall’altro lato costa meno alle istituzioni (per fare un esempio: se stare in una residenza in media costa 150 euro al giorno – spese in parte dall’utente e in parte dal servizio sanitario nazionale – per l’assistenza a domicilio si spendono dai 20 ai 50 euro). La cura è sicuramente più difficile perché, per essere efficace, deve essere supportata da una rete di aiuto familiare e amicale che non sempre c’è. Ma rimanere a casa serve anche alla persona fragile che in questo modo si sente meno sradicata e ha maggiore stimolo a sviluppare la propria autonomia”.
La Fondazione Sacra Famiglia si attesta come una delle esperienze più significative sul territorio. La Filiale di Regoledo, in provincia di Lecco, è stata aperta nel 1965 e rappresenta un esempio di progressivo avvicinamento ai bisogni del territorio in tutte le forme possibili, con il conseguente arricchimento di servizi e di utilizzo delle professionalità, maturate in un contesto in continua evoluzione.
I servizi che la Fondazione Istituto Sacra Famiglia Onlus eroga nella filiale di Regoledo e sul territorio circostante sono molto ampi e comprendono:
• 54 posti di RSA (Residenza Sanitaria Assistenziale per Anziani)
• 45 posti di RSD (Residenza Sanitaria Assistenziale per Disabili)
• 15 posti di Riabilitazione Generale Geriatrica
• Servizi Riabilitativi ambulatoriali e domiciliari ex art. 26 per i Comuni del
Distretto di Bellano
• Attività di assistenza domiciliare:
– SAD per i Comuni di Perledo e Varenna
– ADI/Voucher per i Comuni del Distretto di Bellano
• 6 mini alloggi protetti per anziani
• Ricoveri di sollievo e pronto intervento per anziani in convenzione con la Gestione Associata Ambito Comuni Provincia di Lecco dei Comuni della Provincia di Lecco.
Il tema della “Cura a lungo termine” è stato affrontato in maniera approfondita e puntuale nel libro “Integrazione socio-sanitaria” scritto dal Direttore Generale della Fondazione Sacra Famiglia Avv. Luca Degani insieme all’Avv. Raffaele Mozzanica con la collaborazione dell’Avv. Marco Ubezio. Il volume (Maggioli Editore) sarà presentato a Bologna in occasione del Forum sulla non autosufficienza (11 e 12 novembre, Centro Congressi Savoia) e vuole offrire un primo approccio ad operatori di servizi e studenti sulla complessa tematica dei servizi socio-sanitari. Obiettivo è di rappresentare i principi fondamentali che dovrebbero garantire a quelle persone portatrici di fragilità significative quali gli anziani non autosufficienti, i disabili, gli affetti da dipendenze etc.. percorsi di presa in carico garanti tanto della tutela della loro salute quanto della loro qualità di vita.