(mi-lorenteggio.com) Buccinasco, 09 novembre 2009 – Proseguono i disagi degli ex utenti "Stradabus", il "bus di linea veloce" che collegava Buccinasco a Bisceglie in soli 15 minuti soppresso, improvvisamente, agli inizi di settembre, dopo la riorganizzazione del servizio di trasporto cittadino.
“Il tempo passa e noi chiediamo il rispetto degli impegni promessi e non ancora mantenuti”. A due mesi dall’incontro con il primo cittadino e l’ASB, l’azienda comunale che gestisce il trasporto, i pendolari che per risolvere il problema sono tornati a utilizzare la propria auto, oppure ad uscire di casa 40 minuti prima per poter raggiungere in orario il posto di lavoro, hanno preso carta e penna e scritto una lettera la comune e alla stampa. “Nonostante le promesse di trovare una soluzione nell’arco di pochi giorni, nonostante la decisione presa in consiglio comunale di costituire un tavolo di lavoro– dichiarano i rappresentanti del comitato – nulla è stato fatto. Fino ad oggi le uniche azioni messe in atto nei nostri confronti sono state le dichiarazioni dette e poi smentite e il tentativo di accostare, l’azione civile che il comitato sta portando avanti nel tentativo di risolvere i problemi di mobilità che caratterizzano la cittadina ad argomenti seri e importanti che hanno portato Buccinasco nell’occhio del ciclone della cronaca nera. Siamo stati definiti una “lobby” eppure, il comitato è un’associazione senza fine di lucro mentre, al contrario, qualche interesse può nascondersi dietro la decisione di sopprimere un servizio, seppur poco utilizzato, per realizzare un altro che viene completamente ignorato”.
Intanto, una risposta arriva dal coordinatore dell’ufficio contabilità e bilancio che spiega in una email al Comitato,perché l’incontro tra amministratori e comitato non è stato ancora organizzato “Il motivo della mancata convocazione fino a questo momento non risiede in una volontà di non ascoltarvi o di non affrontare il problema ma, al contrario, nei tentativi che stiamo facendo di trovare delle soluzioni, in modo da potervele eventualmente presentare. Solo in questo modo l’incontro potrà avere un senso e non risolversi semplicemente in un reciproco arroccamento sulle posizioni di partenza”.
Vittorio Aggio