Patto a tre per il rilancio di merci e competitività con i terminali intermodali di Mortara (Pv) e Sacconago (Va)

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    Milano, 12 novembre 2009-  Genova, terminale del corridoio "dei due mari" che parte da Rotterdam e determina un asse europeo Nord-Sud di traffico merci molto importante che interessa Lombardia, Piemonte e Liguria.

    Genova storicamente "porto di Milano", a sua volta collocata all’incrocio con il "corridoio 5", il grande asse Ovest-Est da Lisbona a Kiev. In questo contesto rilanciare il porto di Genova e lavorare per lo sviluppo di una "piattaforma logistica" del Nord-Ovest vanno necessariamente di pari passo. Ed è una necessità per rilanciare la competitività di questi territori.

    Tutto ciò è l’orizzonte e lo scopo del protocollo di collaborazione tra Lombardia, Piemonte e Liguria, sottoscritto oggi a Genova dai tra presidenti, Roberto Formigoni, Mercedes Bresso e Claudio Burlando. Nel protocollo le tre Regioni si impegnano a coordinare i progetti di sviluppo delle infrastrutture e dei retro-porti, ribadendo l’alleanza siglata lo scorso anno per lo sviluppo della logistica.

    "L’atto di oggi – ha commentato Formigoni – segna la comune volontà di mettere a sistema quanto le singole Regioni fanno in tema di infrastrutture per l’intermodalità, con l’obiettivo di rendere più competitivo il territorio delle tre Regioni nel suo insieme oltre che di creare maggiori occasioni per modalità di trasporto meno impattanti".

    La firma è avvenuta tra l’altro a pochi giorni dallo stanziamento, da parte del Cipe, di 500 milioni di euro per la realizzazione del terzo valico dei Giovi sulla linea ferroviaria AV/AC, appunto lungo il "corridoio 24" Genova-Rotterdam.

    "Sulla rete stradale e ferroviaria lombarda, che vale il 9% di quella italiana, si muove il 27% del traffico merci nazionale – ha ricordato il presidente Formigoni – mentre per ogni chilometro di rete stradale circolano in Lombardia 60 veicoli per il trasporto merci e sono trasportate 22.900 tonnellate di merci, pari al triplo della media italiana. Così pure in Lombardia si concentra la maggior parte del traffico aereo di merci, che ha in Malpensa un sistema di complesse operazioni logistiche. L’investimento in infrastrutture di trasporto – ha proseguito Formigoni – è dunque fondamentale per consentire una adeguata mobilità delle persone e delle merci, tutelando l’ambiente, migliorando la vivibilità urbana e insieme abbassando i costi oggi necessariamente superiori alla media europea".

    Le azioni di valutazione e monitoraggio che le Regioni intraprenderanno riguarderanno le fasi d’avanzamento delle opere già in corso, le fasi progettuali riguardanti iniziative già programmate e gli approfondimenti di fattibilità tecnico-economica riguardanti nuove iniziative. Un cronoprogramma a cadenza almeno trimestrale dei monitoraggi, garantirà la verifica dello stato di attuazione ed avanzamento dei progetti.

    I TERMINAL DI SACCONAGO E MORTARA – Con il protocollo Regione Lombardia si impegna in particolare a seguire e monitorare le realizzazioni dei terminali intermodali di Mortara (Pv) e Sacconago (Va).

    Il terminal intermodale di Sacconago (superficie 47.000 mq), si trova lungo la linea delle Ferrovie Nord Milano (tratta Busto – Novara) e costituisce il primo terminal intermodale sulla rete delle FNM. L’impianto ha una capacità operativa che consentirebbe di togliere ogni anno dalla grande viabilità circa 40.000 camion (che, per l’area di Varese, si aggiungono ai circa 250.000 camion/anno instradati su ferrovia nell’impianto Hupac di Busto-Gallarate, inaugurato nel 2005 grazie a un Accordo di Programma promosso dalla Regione).

    A Sacconago i lavori sono iniziati a luglio 2007 e si sono conclusi a novembre 2008. Attualmente il terminal è in fase di collaudo e l’entrata in esercizio potrà avvenire a partire da fine 2009.

    L’impianto di Mortara è invece un nuovo terminal intermodale nell’area industriale del CIPAL (Consorzio intercomunale per l’alta Lomellina), dalla capacità operativa di 6 coppie di treni/giorno, equivalenti a circa 50.000 camion tolti dalle strade ogni anno. Il terminal è inserito in un’ampia area logistica (circa 120.000 mq coperti di magazzini).

    La Giunta Regionale ha approvato nel 2005 il cofinanziamento del terminal intermodale per 9 milioni di euro. L’area logistica adiacente al terminal potrebbe ospitare, pur non esaurendole completamente, anche funzioni retroportuali rispetto al porto di Genova, spostando in territorio lombardo molte delle lavorazioni sulle merci che, per ragioni di spazi e congestione, non possono essere svolte in porto. I lavori sono iniziati nel 2007 e sono giunti circa al 95% (in corso armamento ferroviario e impianti di segnalamento).

    L’ultimazione della costruzione del terminal è prevista entro la fine del 2009.

    Redazione

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