Milano, 4 dicembre 2009 – Il Centro Studi Grande Milano e la Fondazione Piero e Lucille Corti celebrano i 50 anni di attività del Lacor Hospital, ospedale caritatevole fondato nel 1959 dai missionari comboniani a Gulu, nella savana del Nord Uganda.
L’anniversario sarà ricordato con due iniziative: il Concerto di Natale della United Europe Chamber Orchestra e la presentazione del libro epistolare “Dal sogno alla realtà, lettere dal Lacor Hospital, Uganda”.
Lo speciale Concerto di Natale si è tenuto ieri sera, alle ore 20.45, al Conservatorio di Milano ed è stato diretto dal Maestro Massimo Palumbo. L’orchestra ha eseguito brani di Boccherini, Haendel, Mozart e Vivaldi. Sono intervenuti il Presidente del Consiglio comunale Manfredi Palmeri; Dominique Corti, Presidente delle Fondazione Corti, Daniela Mainini, Presidente del Centro Studi Grande Milano e il dottor Opira Cyprian, direttore generale del Lacor Hospital.
Il libro epistolare “Dal sogno alla realtà, lettere dal Lacor Hospital, Uganda” sarà presentato sabato 19 dicembre, alle ore 17.00, presso l’Auditorium San Fedele, Milano. Si tratta di una selezione inedita della corrispondenza di Piero Corti e di Lucille Teasdale, che mette in luce le difficoltà da cui l’ospedale ha preso vita.
A 50 anni dalla fondazione, il Lacor Hospital è oggi una realtà importante del Paese: con 548 letti e 300.000 pazienti curati all’anno, la struttura è un punto di riferimento per la sanità in Uganda, in una delle zone più povere dell’Africa equatoriale, devastata da gravi emergenze umanitarie. Ha raggiunto l’obiettivo di una completa africanizzazione (i suoi 600 dipendenti sono tutti locali) ed è un polo di sviluppo economico e sociale per la capacità sia di offrire lavoro, formazione tecnica e universitaria, sia di richiamare persone da tutta l’Uganda e da oltre confine.
A distanza di 50 anni, la sfida per il Lacor e per la Fondazione Corti che lo sostiene in Italia, è continuare ad offrire cure accessibili alla popolazione, soprattutto alle fasce più svantaggiate che, da sempre, vengono curate a costi simbolici o nulli.
“L’esperienza di questi 50 anni del Lacor Hospital – ha ricordato Dominique Corti, Presidente della Fondazione Corti – dimostra che è possibile fare una sanità di qualità anche in condizioni di estremo disagio e povertà. I 300.000 pazienti curati ogni anno testimoniano il lavoro sanitario del Lacor, che tuttavia, con i suoi 600 dipendenti, tutti locali, e le molteplici attività formative, produttive, commerciali e sociali che induce, è anche un vero e proprio motore di sviluppo per il territorio che lo circonda”.
“Il Centro Studi Grande Milano – ha affermato il Presidente Daniela Mainini – aderisce con entusiasmo al progetto di sostegno del Lacor Hospital, nella convinzione che un atto di vera solidarietà sia tra le finalità di una vera ‘Grande Milano’ e che l’impegno attivo rappresenti il gesto concreto di una città attenta alle necessità dei paesi più bisognosi”.
“Il sostegno a una realtà sanitaria di eccellenza, che da mezzo secolo accoglie 300mila pazienti all’anno, potrà restituire anche fiducia, speranza e dignità a un intero popolo che soffre. Milano ha già riconosciuto un valore all’impegno umanitario in Uganda – ha detto il Presidente del Consiglio comunale Manfredi Palmeri, ricordando che il 7 dicembre del 2004 è stata conferita la Civica Benemerenza alla Fondazione Corti – e oggi si sente ancora più vicina a una regione del mondo sconvolta da oltre 20 anni di guerra, povertà, epidemie e Aids”.
"La salute è un bene prezioso, unico e inviolabile – ha aggiunto l’assessore alla Salute Giampaolo Landi di Chiavenna –. Nessuno può e deve compromettere il diritto alla salute: essere e mantenersi sani è un diritto e un dovere per tutti ed essere cittadini deve ricomprendere la garanzia che la propria salute sia protetta, che non sia un pericolo per gli altri e che gli altri non siano un pericolo per la propria persona. Per questo la realtà del Lacor Hospital è significativa: perché da 50 anni rappresenta un punto di riferimento per tutti in un contesto sociale particolarmente difficile".