(mi-lorenteggio.com) Corsico, 15 dicembre 2009 – "La memoria come motore di ricerca della verità e della giustizia", con queste parole incise su una targa posta nella sede del palazzo comunale di via Roma, Corsico ha voluto commemorare una strage ancora senza colpevoli, quella di piazza Fontana, dove morirono diciassette persone, tra cui anche due corsichesi.
“A quarant’anni dalla terribile strage che causò la morte di diciassette persone innocenti – ha detto il sindaco, Sergio Graffeo – i sentimenti che ci animano sono più che mai intensi, né si può sopire l’indignazione verso chi orchestrò quel pomeriggio di terrore, che vide ben cinque attentati dinamitardi scatenare il panico tra Roma e Milano. Quel 12 dicembre del 1969, al mercato del venerdì di piazza Fontana, anche i corsichesi Carlo Garavaglia e Luigi Meloni hanno perso la vita. Da allora i parenti delle vittime non hanno mai smesso di lottare affinché venisse fatta giustizia e la memoria dei loro cari non andasse perduta negli anni. Ricordare i nomi e le storie di chi ha perso la vita quel giorno – ha proseguito il sindaco – significa anche tener vivo il ricordo di uno dei periodi più bui della storia italiana”.
Alla commemorazione ha partecipato anche Luigi Passera, presidente dell’associazione familiari delle vittime e marito di Eugenia Garavaglia, che nell’attentato ha perso il padre.
“Una targa all’interno del palazzo comunale – dice il sindaco – vuole essere un luogo della memoria, per non dimenticare non solo le vittime e il coraggio dei loro cari, ma anche il difficile cammino dell’Italia intera per uscire dal buio di quegli anni di sangue e terrore”.
L’iniziativa corsichese è stata un’importante testimonianza soprattutto per più giovani, rappresentati da Lorenzo Filipponi membro del Consiglio Comunale dei Ragazzi, che ha scoperto la targa insieme al sindaco, e da alcuni studenti dell’Omnicomprensivo di Corsico.
La cerimonia è stata accompagnata dal Corpo musicale città di Corsico.
Redazione