(mi-lorenteggio.com) Milano, 16 dicembre 2009 – Ancora sgomento e disapprovazione per il gesto del cittadino italiano Massimo Tartaglia, attualmente trattenuto dalle forze dell’ordine per risalire alle motivazioni che lo hanno spinto a compiere un atto così deplorevole.
Un campanello d’allarme quest’ultimo che investe le coscienze di molti, forse la fatalità di un gesto che ci induce inevitabilmente alla riflessione, il risultato di un quadro politico disarmonico che trova voce nella scelleratezza di un’azione deprecabile.
Un contesto politico quello di oggi che trova spazio per il gossip, una rappresentanza parlamentare che spesso scade nei più insulsi confronti televisivi, la perdita di quei valori che dovrebbero essere insiti in un quadro politico come il nostro.
Lo psicolabile Massimo Tartaglia è forse il frutto di un odio viscerale sfociato attraverso le debolezze di un uomo già costantemente seguito sotto il profilo psichiatrico.
Dimostrazione del fatto che un estremo protagonismo come quello che vede coinvolto il presidente del consiglio conduce a manifestazioni di forte intolleranza che, come abbiamo visto, possono mettere a repentaglio la stessa vita umana.
Ancora una volta infatti la notizia si è trasformata in un fattore mediatico senza precedenti, opinioni estremamente diversificate coinvolgono anche internet, dove pare si stia conducendo un’inchiesta su gruppi on line che istigano alla violenza.
L’informazione dunque si trasforma in fanatismo, la percezione della realtà sfocia in un istinto primordiale, e il caos e lo sconforto si impossessano dell’animo di questa Italia sempre più lesa e divisa.
La storia ci ha insegnato come l’esperienza e la lungimiranza dell’uomo possano essere artefici del destino dell’intero universo, ma non dimentichiamo che la storia siamo noi e che ogni nostro impegno sociale e politico rappresenteranno un giorno il riadattamento sociale e politico della futura umanità.
Buoni propositi questi e un incoraggiamento fiducioso in un quadro politico che anche sul piano internazionale crea grande sconforto e disorientamento.
Eppure in un clima pieno di contraddizioni e reminescenze, la nascita di una gioventù futura più consapevole, rappresenta quel barlume di speranza che se in grado di abbattere le pareti dell’indifferenza, sarà forse in grado di rinvigorire una fiamma attualmente fievole, quella italiana.
Caterina Licata