Arte contemporanea, presentata mostra “Il grande Gioco”

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    Milano, 17 dicembre 2009 – L’arte contemporanea dal 1947 al 1989 raccontata in tre grandi mostre dislocate tra Lissone, Milano e Bergamo. Il progetto “Il Grande Gioco. Forme d’arte in Italia 1947 – 1989”, promosso dagli Assessorati alla Cultura di Comune e Regione in collaborazione con la Città di Lissone, il Comune di Bergamo e la Città di Lugano, si articola su tre spazi espositivi: dal 24 febbraio al 9 maggio 2010 al Museo d’arte contemporanea di Lissone saranno esposte opere dell’immediato dopoguerra fino al 1958, alla Rotonda della Besana di Milano il periodo 1959-1972 e alla GAMeC di Bergamo gli anni più recenti, dal 1973 al 1989.

    “Milano pone sempre più attenzione all’arte contemporanea come dimostrano le oltre 20 mostre organizzare dall’inizio dell’anno alle quali si sommano numerosi incontri e conferenze sul tema – spiega l’assessore alla Massimiliano Finazzer Flory –. Con questo progetto ci si libera da alcuni confini amministrativi restituendo un rapporto tra Milano e la Lombardia che si fa sempre più compatto, ordinato e intenso”.

    Tre grandi mostre, dunque, per descrivere e interpretare quarant’anni di storia italiana. Quelli dal 1947 al 1989, dall’immediato dopoguerra alla caduta del muro di Berlino, furono anni cruciali per l’Italia. Sono stati gli anni della ricostruzione dopo una guerra tra le più devastanti, ma anche del celebrato “miracolo italiano”, gli anni della contestazione e del terrorismo, gli anni della Guerra fredda. Anni fondamentali per capire l’Italia di oggi, la sua economia, politica e arte.

    Per la prima volta in modo organico una grande mostra cerca di fare il punto su quel periodo magmatico, contraddittorio e vivace, tentando di verificare come nel corso di quegli anni, l’arte abbia influenzato la società.

    A ideare il progetto e curare la mostra Luigi Cavadini, Bruno Corà e Giacinto Di Pietrantonio.

    Una rilettura di sintesi della mostra si terrà dal 3 luglio al 26 settembre 2010 presso la sede del Museo d’Arte di Lugano.

    Redazione

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