Maflow: presidio sul tetto dell’azienda

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    Trezzano sul Naviglio (11 gennaio 2010) – La mancata costituzione del Comitato di vigilanza per l’avvio delle procedure di vendita dell’intero gruppo, l’annullamento della seconda riunione del tavolo istituzionale formato poco prima di Natale al ministero dello Sviluppo economico e l’assenza di commesse da parte di Bmw Italia hanno fatto alzare i toni della protesta dei lavoratori della Maflow di Trezzano sul Naviglio, che realizza componentistica per auto.
    Ieri sera, subito dopo l’assemblea organizzata nello stabilimento di via Boccaccio 1, i dipendenti della multinazionale hanno deciso di istituire un presidio permanente sul tetto dell’azienda. Due donne e tre uomini si sono sistemati con tende e sacchi a pelo, per rimanere sul posto giorno e notte. “È per noi l’ultima spiaggia”, ha detto una lavoratrice.
    La maggior parte dei dipendenti della Maflow è donna e non è raro trovarvi anche marito e moglie. Come Massimo Lettieri, della Rsu: “Continueremo la protesta fino a quando la Bmw, che garantiva l’85% circa del fatturato di Maflow, non ripristinerà gli ordini”.

    Il presidio davanti ai cacelli dell’azienda

    L’azione di protesta di oggi fa seguito alle manifestazioni organizzate a Milano poco prima di Natale, ma anche il 7 e l’8 gennaio davanti a due concessionarie Bmw.
    Il sindaco di Trezzano, Liana Scundi, con la sua Amministrazione, dopo aver coinvolto esponenti del Parlamento che hanno presentato un’interrogazione urgente al ministro Claudio Scajola, dopo aver fatto approvare all’unanimità dal Consiglio comunale un documento in cui si ribadisce che il sito rimarrà a destinazione industriale e dopo aver partecipato al tavolo istituzionale costituito a Roma, ha deciso di essere al fianco dei lavoratori anche in questo momento di lotta per la salvaguardia degli oltre trecento posti di lavoro.
    Il vicesindaco Oliviero Camisani, assieme agli assessori allo Sviluppo economico Sandro Napoletano e ai Servizi sociali Rosario Pascarella hanno incontrato, fin dalle prime ore del mattino, i lavoratori e i dirigenti dell’azienda. Sono state garantite bevande e pasti caldi e assicurato che la Giunta seguirà passo dopo passo gli sviluppi della vicenda. Domani, verso mezzogiorno, è previsto un incontro tra i rappresentanti sindacali e i commissari incaricati della vendita del gruppo e nel pomeriggio ci sarà una nuova manifestazione nella sede della Bmw Italia a San Donato Milanese.
    “Quando abbiamo partecipato al tavolo istituzionale a Roma – spiega Walter Montagnoli, coordinatore nazionale della Cub – ci avevano promesso la nomina – che, in base alla legge Prodi, deve essere fatta dal ministro, a tutela dei creditori – del Comitato di vigilanza, premessa indispensabile per avviare le procedure di vendita. Inoltre avevamo ricevuto rassicurazioni che qualcosa si sarebbe mosso per le commesse, da parte almeno della Fiat. Invece nulla di tutto questo. Anzi, è stata annullata la riunione programmata il 15 gennaio”.
    Il prossimo appuntamento a Trezzano sarà mercoledì a partire dalle 15.30, quando i lavoratori sfileranno in corteo partendo dalla sede dell’azienda e, percorrendo la Nuova Vigevanese, arriveranno in piazza San Lorenzo, dove interverranno il sindaco Liana Scundi, che sarà presente con la Giunta al completo, e il coordinatore nazionale della Cub. Poi i lavoratori torneranno sulla Vigevanese. “La bloccheremo – dice Montagnoli – proprio nell’ora di maggior traffico per far sentire forte la nostra preoccupazione per le trecento famiglie che rischiano di rimanere a casa senza lavoro”.

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