Milano, 18 gennaio 2010 – Riapre al pubblico il complesso scultoreo I Bagni Misteriosi di Giorgio De Chirico. Sarà visibile nel giardino della Triennale tutti i sabati e le domeniche, a partire dal 23 gennaio. L’opera è tornata all’antico splendore grazie all’intervento di restauro voluto dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano in collaborazione con Mapei, sponsor unico dell’intera operazione.
“Oggi – ha commentato il Sindaco Letizia Moratti presente all’inaugurazione – riconsegnamo ai cittadini uno dei più grandi simboli dell’arte milanese, saldando un debito di riconoscenza nei confronti di Giorgio de Chirico. Il Comune di Milano con il recupero di questo autentico capolavoro ha voluto rispondere a quella domanda di Bellezza che conferma Milano straordinaria capitale della cultura in ambito internazionale”.
“Restituire alla città storia e suggestione, memoria e mistero – ha spiegato l’assessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory – È all’interno di questa linea che la riesposizione dei Bagni Misteriosi ci permette di trasformare un problema in un’ opportunità. Ci troviamo di fronte ad un nuovo allestimento capace di avvicinarci e rieducarci all’arte di De Chirico”.
Il complesso scultoreo de I Bagni Misteriosi è stato realizzato da Giulio Macchi su progetto di Giorgio De Chirico nel 1973 all’interno del Parco Sempione, in occasione della mostra “Contatto Arte/Città”, organizzata durante la quindicesima edizione della Triennale di Milano. L’opera è, poi, stata donata dal Conte Paolo Marzotto, Presidente A.R.P.A.I. (Associazione per il restauro del patrimonio artistico italiano) al Comune di Milano.
L’opera sarà visibile al pubblico presso i giardini di Triennale Milano (viale Alemagna 6) il sabato e la domenica, a partire dal 23 gennaio, dalle ore 10.30 alle ore 17.00, con ingresso gratuito.
Il restauro. Dopo i lavori del 1997, che si limitarono a riassemblare e mettere al sicuro le sculture, il Comune di Milano ha predisposto un intervento di restauro, iniziato nel 2008 su progetto di Gianfranco Mingardi, con il contributo di Mapei, che ha portato al consolidamento, al risanamento, alla protezione delle sculture e alla ricostruzione del tessuto cromatico.
L’opera è composta da vari elementi: due nuotatori, un cigno, una palla, una cabina, un trampolino e una fonte. Il fondo, circoscritto da un profilo curvilineo, è completato da una trama pittorica che simula il fluire di onde in una corrente. I due nuotatori sono gli unici elementi dell’opera non ancora restaurati. Nel mese di marzo, su interessamento della Fondazione De Chirico, due copie delle sculture verranno sostituite agli originali, che saranno custoditi all’interno del Museo del ‘900. Pensata per un breve soggiorno nel parco, la scultura dei Bagni Misteriosi sconta la fragilità dell’impianto iniziale. Per la realizzazione della fontana, infatti, De Chirico ha utilizzato una “biocalcarenite di retro scogliera”, la cosiddetta “pietra di Vicenza”, un calcare particolarmente ricco di conchiglie fossili ed estremamente fragile e deteriorabile. Da qui la necessità di continui interventi.