Milano, ecco le mostre del 2010: da Goya a Dalì passando per Cina e Paesi Arabi

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    Milano, 27 gennaio 2010 – Arte antica, moderna e contemporanea, fotografia, moda, design, installazioni pubbliche ed esposizioni didattiche. Dopo il grande successo di pubblico registrato nel 2009, con oltre un milione e trecentomila visitatori (+30% rispetto al 2008), l’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano ha studiato per il 2010 un nuovo e più ricco calendario di mostre che verranno ospitate all’interno delle sedi espositive del Comune: Palazzo Reale, PAC Padiglione d’Arte Contemporanea, Palazzo della Ragione, Gam – Galleria D’arte Moderna, Rotonda di Via Besana, Castello Sforzesco.
    Spazio anche alla città che sarà protagonista di una serie di esposizioni e istallazioni di altissimo livello.

    Accanto alle mostre, inoltre, il 2010 regalerà alla città 3 nuovi importanti spazi dedicati all’arte e alla cultura: il Museo del ‘900, Palazzo Morando –Costume, Moda, Immagine e il Museo del Fumetto.

    “Sono orgogliosa di presentare il cartellone delle mostre 2010 di Milano che conferma l’importante ruolo internazionale della nostra città – ha esordito il Sindaco Letizia Moratti – Anno dopo anno cresce il numero dei visitatori. Milano sa essere attrattiva con proposte culturali e artistiche che riscuotono successo di pubblico, mettendo pazientemente in coda estimatori in arrivo da tutto il mondo. Forte del proprio risultato, Milano quest’anno vuole osare e provocare, proponendo un’offerta culturale al di fuori degli schemi. Allestiremo grandi mostre dedicate a Dalì e a Goya. Porteremo a Milano alcune “prime” assolute come la mostra di fotografia di Stanley Kubrick. Saremo innovativi offrendo al grande pubblico l’artista lituano Èiurlionis, il cinese Zhang Huan e l’iraniana Shirin Neshat. Si tratta di eventi realizzati grazie alla collaborazione con altri Paesi e con le più importanti istituzioni e Gallerie d’arte internazionali”.

    “Con questo piano vogliamo trasformare il cittadino in visitatore – ha spiegato l’assessore alla Cultura del Comune di Milano Massimiliano Finazzer Flory – con una nuova e diversa proiezione dell’arte in città, per restituire un paesaggio urbano capace di far pensare, per intercettare i flussi della gente spesso distratta e indifferente”.

    Da qui un piano articolato che prevede un progetto dove protagonisti saranno i writers che interverranno su location grigie della città. In occasione dei 60 anni dalla nascita della serie a fumetti ”Peanuts”, dell’americano Charles Schulz, la città si colorerà di cartoni animati di grandi dimensioni per poi scaldarsi con sette videoinstallazioni dell’artista Fabrizio Plessi, realizzate in occasione della mostra “L’Anima del Fuoco”.
    Torna in città Peter Greenaway con una grande installazione in piazzetta Reale dedicata all’acqua, mentre Anish Kapoor porterà un’opera monumentale nell’ambito dell’arte contemporanea.

    Prima assoluta a Milano per la personale di Maurizio Cattelan, che porterà 10 opere in giro per la città.

    “Il cinema – ha continuato Finazzer Flory – entra inoltre in modo sempre più pregnante e dialoga con l’arte: lo dimostra la prima mostra fotografica di Stanley Kubrick e la mostra scelta per inaugurare il nuovo spazio di Palazzo Morando dedicata ai costumi nei film curata dal Premio Oscar Gabriella Pescucci”.

    Il nuovo anno si apre con due importanti occasioni. Palazzo Reale, dato il successo di Edward Hopper (oltre 170 mila visitatori) offre la possibilità di vedere la mostra sabato 30 e domenica 31, ultimi due giorni dell’esposizione, fino all’una di notte, con ultimo ingresso possibile alle ore 24.00.
    Proroga invece per la mostra di Steve McCurry a Palazzo della Ragione, che rimarrà aperta fino al 28 febbraio, per rispondere al grande interesse suscitato dagli straordinari scatti del fotografo americano.

    Come lo scorso anno il programma delle mostre si sviluppa su due direttrici:

    – “Milano si racconta”, che vuole valorizzare l’ identità artistica propria della nostra città;

    – “Milano-Mondo”, Milano come crocevia internazionale, grazie anche alle importanti e significative collaborazioni con gli altri Paesi e con le più importanti gallerie d’arte internazionali.

    L’obiettivo di “Milano si racconta” è quello di coinvolgere e connettere saperi e culture diverse nell’ambito dell’offerta espositiva milanese in grado di valorizzare un luogo e il suo patrimonio. Milano si racconta, ci racconta le sue storie, verità, conflitti, leggende e misteri, ma soprattutto emozioni.

    Seguono questa linea la mostra “Sacro Lombardo. Dai Borromeo al Simbolismo” e la personale dedicata a Gillo Dorfles in programma a Palazzo Reale; la mostra di Carla Maria Maggi alla Gam, che racconta la Milano degli anni Trenta, e alla Rotonda di via Besana “Il Grande Gioco”, una rassegna che guarda a quarant’anni di storia italiana attraverso la lente d’ingrandimento dell’arte, sviluppata su tre sedi espositive: Milano, Lissone e Bergamo.

    Con “Milano-Mondo”, invece, la città collabora con le istituzioni di diversi Paesi del mondo. Un’iniziativa chiamata, da una parte, a fotografare la dimensione internazionale di Milano, dall’altra a elaborare e proporre linee concrete di azione per la sua crescita nel panorama artistico globale in previsione di Expo 2015. L’obiettivo è quello di coinvolgere e connettere saperi e culture diverse, in grado di valorizzare la città e il suo patrimonio.

    E se il 2009 si era sviluppato intorno a Stati Uniti e Giappone (Edward Hopper, Camera Work, Steve McCurry, Yayoi Kusama, Shunga, Samurai, Giappone Potere e Splendore), nel 2010 verranno approfondite invece la cultura araba e l’arte cinese. La Cina con Shangai ospiterà infatti l’Expo 2010. La programmazione milanese diventa, così, un ponte tra l’esposizione di quest’anno e il 2015, quando Milano si imporrà sulla scena internazionale con l’Expo, un ponte fatto di cultura e di arte.

    In accordo con il Governo cinese e quello italiano, Milano organizzerà la mostra “I due Imperi: l’aquila e il dragone”, che mette in relazione l’impero cinese e l’impero romano. Per la prima volta in assoluto una spettacolare esposizione si pone l’obiettivo di indagare le interazioni tra la nostra cultura classica e lo sviluppo artistico e culturale cinese attraverso un confronto tra i più importanti Imperi della storia mondiale, l’Impero Romano e le Dinastie cinesi Qin e Han nel periodo che va dal II sec. a.C. al II sec. d.C.

    Dalla Cina antica si passa alla Cina contemporanea con la prima retrospettiva europea, in un’istituzione pubblica, del celebre performer e artista contemporaneo Zhang Huan che si terrà al PAC.

    Ai Paesi Arabi e all’arte islamica invece Milano dedicherà una delle più importanti mostre mai realizzate: un’esposizione, curata da Giovanni Curatola, basata sulla straordinaria collezione Al – Sabah proveniente dal Kuwait e costituita da circa 23 mila oggetti.

    Ponte tra l’est e l’ovest sarà la mostra “L’Avanguardia e L’Oriente”, con una selezione di opere dell’avanguardia russa provenienti dai musei di Nukus e Taskent e realizzata in collaborazione con il governo dell’Utzbekistan.

    Le relazioni culturali internazionali si ampliano nel 2010 anche con significativi scambi in ambito europeo.

    Grazie alla prestigiosa collaborazione con il Leopold Museum di Vienna, sarà infatti la mostra “Schiele e il suo tempo” a dare il via, il 25 febbraio, alla nuova programmazione di Palazzo Reale.

    In occasione del nuovo semestre di Presidenza dell’Unione Europea, Milano apre una finestra sulla cultura artistica spagnola.
    Ecco allora la mostra “Goya e il mondo moderno”, realizzata a Palazzo Reale in accordo con il Governo spagnolo e in collaborazione con la Fondazione Goya di Aragona.
    Sempre grazie ad un coordinamento con la Spagna, arriva a Milano anche “Salvador Dalì. Il sogno si avvicina”, esposizione che verrà realizzata in autunno a Palazzo Reale con la collaborazione scientifica della Fondazione Gala-Salvador Dalì di Figueras.

    Grande novità per Milano e per l’Italia, l’esposizione dedicata a Èiurlionis, il più importante artista lituano: iniziatore dell’arte astratta, era riconosciuto anche da Kandisky come suo punto di riferimento.

    Sarà Palazzo della Ragione invece ad ospitare una prima mondiale dedicata all’attività artistica iniziale di Stanley Kubrick: la fotografia. L’esposizione verrà realizzata in collaborazione con Library of Congress di Washington e il Museum of the City di New York.

    Grande attesa anche per Anish Kapoor, per Peter Greenaway , che realizzerà un’installazione multimediale in Piazzetta Reale in occasione del Salone del Mobile 2010, e per l’iraniana Shirin Neshat, al PAC in autunno con una personale. Grandi nomi del panorama artistico contemporaneo internazionale arricchiranno quindi il programma culturale milanese.
    Spazio anche alla didattica con “Le stanze della fotografia”, un’ esposizione sulla tecnica fotografica con esempi di illustri autori provenienti dalla collezione di Fabio Castelli.

    E se sul fronte della creatività e del design il PAC dedica una retrospettiva alla vita e al lavoro di Armando Testa, Milano celebrerà il mondo della moda da una parte con un approfondimento sui lavori di Roberto Cappucci a Palazzo Reale, dall’altra con l’apertura, il 1° marzo, di Palazzo Morando – Museo dei Costumi, dell’Immagine e della Moda in via Sant’Andrea 6 con la mostra “Milano e lo stile di una città tra ‘700 e ‘900”.

    Durante la settimana della Cultura, promossa dal Comune di Milano e Louis Vuitton in occasione della settimana della Moda Donna dal 24 febbraio al 3 marzo 2010, Milano ospiterà nell’Ottagono della Galleria Vittorio Emanuele l’installazione “House of Shades” di Sudarshan Shetty.

    L’installazione sottolinea una delle caratteristiche peculiari della programmazione 2010: l’attenzione all’arte pubblica, oltre al coinvolgimento di tutte le arti. Le mostre non si esauriranno infatti all’interno dei musei e delle sedi espositive, bensì tutta la città vivrà d’arte con istallazioni ed eventi che coinvolgeranno il teatro, la musica, la danza e, perché no, anche la cucina, come accadrà con la mostra di Gualtiero Marchesi ospitata al Castello Sforzesco.

     

    PALAZZO REALE

    Gillo Dorfles
    26 Febbraio – 23 maggio
    La prima grande mostra, per ricchezza e completezza, dedicata alla vastissima produzione artistica di Gillo Dorfles con dipinti, disegni e opere grafiche, ma anche una selezione di ceramiche e gioielli. La mostra ripercorre l’excursus creativo di Dorfles, dagli esordi metafisico-surreali all’adesione al movimento Arte Concreta fino alle recenti composizioni, ponendo l’accento sulla sua identità di artista, oltre che di critico d’arte. La mostra , a cura di Luigi Sansone, è realizza da Palazzo Reale e dalla Fondazione Antonio Mazzotta.

    Egon Schiele e il suo tempo
    25 febbraio – 6 giugno
    Realizzata in collaborazione con il Leopold Museum di Vienna, la maggiore raccolta al mondo di opere di Schiele, la mostra presenterà dipinti e opere su carta dell’artista, accompagnati da capolavori di Klimt, Kokoschka, Gerstl, Moser ed altri protagonisti della cultura viennese del primo Novecento. La mostra , a cura di Rudolf Leopold e Franz Smola, è realizza da Palazzo Reale e da Skira Editore.

    L’anima del Fuoco. Da Canova a Guttuso, da Vasari a Burri
    6 Marzo – 6 giugno
    Dopo ”Anima dell’Acqua”, realizzata nella scorsa primavera a Palazzo Reale, è il momento del secondo appuntamento all’interno di un progetto quadriennale che promuove la consapevolezza e la responsabilità nei confronti delle tematiche ambientali, riaffermando la preziosità dei quattro elementi naturali – Acqua, Aria, Terra, Fuoco. La mostra costituisce un percorso di esplorazione del Fuoco e ne analizza tutti gli aspetti sacrali, culturali e simbolici che hanno avuto un ruolo fondamentale per la cultura mediterranea ed europea. Le 120 opere presenti, tutti capolavori, spaziano da Cranach a Domenichino e da Previati a Burri, e sono suddivise in sezioni tematiche che evidenziano il valore simbolico del Fuoco. La mostra, curata da Elena Fontanella, Cosimo Damiano Fonseca e Claudio Strinati, è realizzata da Palazzo Reale e Fondazione DNArt.

    Goya e il mondo moderno
    17 marzo – 27 giugno
    Un inedito e stimolante confronto tra Goya e il mondo moderno di cui il pittore è stato anticipatore e testimone, come uomo e artista. Partendo dall’analisi delle tematiche care al pittore aragonese – l’immagine della nuova società, l’espressione della soggettività, la reazione gestuale, la violenza – una selezione di 180 opere analizza la relazione tra Goya e altri celebri artisti che hanno segnato il percorso dell’arte degli ultimi due secoli: da Delacroix a Klee, da David a Kokoschka, da Victor Hugo a Mirò, da Klinger a Picasso, da Nolde a Bacon, da Kirchner a Pollock, da Guttuso a De Kooning. La mostra, curata da Valeriano Bozal e Concepción Lomba, è realizzata da Palazzo Reale e da MOMO MondoMostre.

    I due Imperi: l’aquila e il dragone
    Marzo-settembre
    La mostra, a cura di Stefano De Caro, mette a confronto per la prima volta in assoluto due dei più importanti Imperi della storia mondiale, l’Impero Romano e le Dinastie cinesi Qin e Han nel periodo che va dal II sec. a.C. al II sec. d.C. Un inedito progetto, possibile grazie ad una cooperazione pluriennale tra le più alte Istituzioni italiane e cinesi. Una mostra unica nel suo genere, che vede la partecipazione delle più importanti sedi museali di Cina e Italia con quasi 50 musei coinvolti e oltre 300 serie di oggetti: i famosi guerrieri di terracotta, vestiti e sarcofagi in giada, lacche, bronzi e affreschi provenienti dalla Cina a confronto con marmi, affreschi, mosaici, utensili e altari funebri appartenenti alla tradizione artistica dell’impero romano. La mostra è realizzata da Palazzo Reale e da MOMO MondoMostre.

    Il Sacro Lombardo – Dai Borromeo al Simbolismo
    Giugno – settembre
    La mostra analizza la rappresentazione del sacro nell’arte pittorica dal ‘500 al ‘900. L’esposizione sarà realizzata in stretta collaborazione scientifica con la Pinacoteca Ambrosiana e sarà curata da Mons. Franco Buzzi e da Stefano Zuffi, con il contributo scientifico di Simonetta Coppa, Giuseppe Fusari e Fernando Mazzocca.

    Salvador Dalì. Il sogno si avvicina
    Settembre – gennaio
    L’esposizione, curata da Vincenzo Trione, investiga sui modi di guardare di Dalì, soffermandosi, in particolare, sui ritratti e sugli autoritratti, eseguiti dagli anni giovanili fino agli anni Ottanta. Il percorso espositivo ospiterà anche alcune significative sperimentazioni di Dalì nell’ambito della moda, del design e del cinema. La mostra, che per la prima volta a Milano mostrerà le opere del maestro del Surrealismo, è resa possibile grazie alla straordinaria collaborazione della Fondazione Gala-Salvador Dalí di Figueras e si avvarrà di importanti prestiti provenienti da musei internazionali quali la Fondazione stessa, il Dalì Museum di St. Petersburg, Florida, il Boijmans Museum di Rotterdam e i Musei Vaticani. La mostra sarà realizzata da Palazzo Reale e 24 ORE Motta Cultura – Gruppo 24 ORE.

    L’Avanguardia e l’Oriente
    Settembre-dicembre
    Le suggestive sale di Palazzo Reale ospiteranno nell’autunno una grande mostra che approfondisce l’influenza dell’oriente sull’avanguardia russa con opere provenienti dai musei di Nukus e Taskent. L’esposizione, accanto a grandi nomi dell’arte del Novecento, da Kandinsky a Lentulov, porterà alla luce artisti estremamente interessanti e tuttavia mai esposti in Occidente. Oltre ad un approfondimento relativo alla storia e alla cultura uzbeka e alle fascinazioni dei luoghi ad essa legata, dalla via della seta a Samarcanda, la mostra conterrà un approfondimento su Igor Savitskij fondatore del Museo di Nukus, che si dedicò a raccogliere quello che restava dell’opera di tanti pittori e artisti russi condannati da Stalin: grazie a lui oltre 80.000 opere sono sopravvissute alla politica culturale staliniana.

    ARTE ISLAMICA
    Ottobre-dicembre
    La mostra intende fornire una panoramica complessiva delle produzioni artistiche islamiche. Un’arte che spazia nei luoghi (dalla Spagna all’India) e nel tempo per molti secoli, cui raramente sono stati dedicati approfondimenti in Italia. Un taglio più strettamente cronologico analizzerà la varietà della produzione artistica islamica – ceramiche, metalli, vetri, avori, tessili, legni e altri oggetti – dagli albori fino ai grandi imperi cinquecenteschi ottomano, safavide, moghul . Un punto di vista più tematico caratterizzerà invece le opere attorno a grandi questioni quali la scrittura, l’arabesco, la decorazione geometrica e la figurazione, quest’ultima in particolar modo ben documentata nei manoscritti. Una sezione, “L’Islam a Milano”, verrà dedicata alle più significative opere d’arte islamica conservate nelle collezioni cittadine. La mostra è curata da Giovanni Curatola, con la collaborazione scientifica dei curatori della Collezione Al-Sabah di Kuwait City, e dei conservatori dei musei di Milano.

    ÈIURLIONIS
    Novembre-dicembre
    La mostra ripercorre per la prima volta in Italia l’opera dell’artista lituano Mikalojus Konstantinas Èiurlionis (1875-1911). Accostato da molti a Kandisky e considerato il precursore delle formulazioni pittoriche non figurative, il poliedrico artista lituano fonde in un’unica esperienza artistica ed estetica più elementi, primi fra tutti pittura e musica. Le sue opere sono caratterizzate da sensibilità e delicatezza che si rispecchia anche nella fragilità dei materiali, che rare volte hanno consentito il trasporto delle opere oltre i confini lituani.

    Roberto Capucci. Le coincidenze del bello
    dicembre-febbraio
    Continua la tradizione di allestire mostre dedicate ai grandi stilisti in un confronto tra la creatività dell’arte e quella della moda. Roberto Capucci non è solo uno stilista o un creatore di moda, ma un artista tout court. Da questa convinzione nasce il progetto della mostra che accosta alcune delle sue più straordinarie creazioni alle fonti ispirative che vanno dalle architetture di Sottsass al design di Michele de Lucci, dalle opere di Boccioni alle strutture di Frank O. Gehry, dalle armature dei Samurai a quelle degli Asburgo. L’esposizione verrà realizzata in collaborazione con la Fondazione Roberto Capucci.

    PAC PADIGLIONE D’ARTE CONTEMPORANEA

    Ibrido
    11 – 31 marzo
    Una mostra collettiva che, in occasione di MiArt 2010 propone di indagare la transdisciplinarietà dell’arte contemporanea: etnografia, sociologia, antropologia, ecologia, comunicazione, tecnologia. Lo spazio dell’arte si va quindi allargando in tutte le sue figure professionali e coinvolge non solo artisti ma anche critici e curatori che aprono luoghi ibridi per esporre, creando territori espositivi e di produzione al di fuori dell’ambito istituzionale. Tra gli artisti coinvolti: Pierre Huyghe, Philippe Parreno, Olafur Eliasson, Maurizio Cattelan, Pistoletto, Patrick Tuttofuoco, Damien Hirst,. La mostra sarà curata da Giacinto Di Pietrantonio e Francesco Garutti, e realizzata dal Comune di Milano-Cultura con MiArt.

    Armando Testa
    10 Aprile – 13 giugno
    Il PAC rende omaggio al grande creativo Armando Testa con una retrospettiva che mette in luce gli aspetti della sua poliedrica attività più legati al design, in occasione della 49ª edizione del Salone del Mobile a Milano. Disegnatore, cartoonist, autore grafico e di testi, Testa è universalmente riconosciuto come il padre della pubblicità italiana del Novecento. La mostra, a cura di Gemma De Angelis Testa e Giorgio Verzotti, intende però presentare al pubblico l’aspetto meno conosciuto e più “costruttivo” di Testa, quello che lo spingeva all’ideazione di possibili oggetti da realizzare. Il percorso espositivo evidenzierà la tensione alla resa plastica del segno che attraversa tutta la sua produzione e si esemplifica nell’evoluzione del linguaggio dell’artista: le sfere di Punt e Mes realizzate come bassorilievo, i personaggi dei caroselli che si fanno sculture accanto a diversi altri oggetti inediti, fino a giungere alle croci del 1990, vera reinvenzione del simbolo religioso. La mostra, prodotta dal Comune di Milano-Cultura e da Change Performing Arts, è realizzata in collaborazione con ACACIA Associazione Amici Arte Contemporanea Italiana.

    Zhang Huan
    Luglio-settembre
    La personale di Zhang Huan, curata da Elena Geuna, sarà la prima mostra dell’artista in un’istituzione pubblica in Italia. L’esposizione consiste di circa 43 opere e ripercorre la ricerca artistica di Zhang Huan riunendo diverse forme espressive come fotografia, performances, video e scultura. Le sue performances sono di grande impatto e di una rigorosità impressionante, caratterizzate dall’utilizzo del corpo quasi oltre i limiti della sopportazione fisica. La mostra presenta, inoltre, i suoi “ash paintings” e “ash sculptures”, creati con l’uso della cenere derivata dall’incenso bruciato nei templi buddisti e le “memory doors”, vere e proprie tavole della memoria che raccontano la storia del suo paese.

    Shirin Neshat
    Novembre-febbraio
    La prima personale in uno spazio pubblico milanese della celebre artista contemporanea iraniana , nota per la sua ricerca artistica sulla complessità delle relazioni e del tessuto sociale della cultura islamica, in particolare incentrata sulla figura femminile. Premiata con il Leone d’Argento all’ultima Mostra Cinematografica di Venezia con il film “Women Without Men”, Shirin Neshat sarà al PAC con i videoworks e le fotografie più recenti, accanto ad un nuovo lavoro sulla condizione delle donne islamiche nel nostro paese, commissionato e prodotto proprio per questa mostra, realizzata dal Comune di Milano-Cultura e da Change Performing Arts.

    ROTONDA DI VIA BESANA

    IL GRANDE GIOCO. Forme d’arte in Italia 1947-1989
    24 febbraio – 9 maggio
    La mostra, curata da Luigi Cavadini, Bruno Corà e Giacinto Di Pietrantonio, fa parte di un complesso progetto espositivo sviluppato su tre sedi – Milano, Bergamo e Lissone. Tre grandi mostre indagano la ricchezza delle sperimentazioni e gli esiti conseguiti dalla ricerca artistica in Italia dall’immediato dopoguerra alla caduta del muro di Berlino, soffermandosi sulla confluenza e influenza reciproca, in molti casi, con il design, l’architettura, il cinema, l’editoria, l’economia (nell’accezione della produzione industriale), la fotografia, la società, la televisione, il teatro. Per la prima volta in modo organico una grande mostra cerca di fare il punto su quel periodo magmatico (1947 al 1989), contraddittorio e vivo come pochi, tentando fra l’altro di verificare come, nel corso di quei quarant’anni, l’arte abbia influenzato la società. Per realizzare una così importante rassegna tre realtà hanno unito gli sforzi: Il Comune di Lissone con il suo Museo d’arte contemporanea, il Comune di Bergamo con la GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea e il Comune di Milano – Cultura, con gli spazi della Rotonda di via Besana, strettamente affiancate dall’Assessorato alla Cultura della Regione Lombardia.

    YOU-WE
    Maggio-giungo 2010
    Tredici video installazioni realizzate da artisti provenienti da diverse aree geografiche creano un percorso nomade, politico, culturale, quasi un giro del mondo immaginario attraverso la trasformazione sociale della realtà. La selezione, curata da Francesco Bonami e proveniente dalla collezione della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, mette in evidenza come la società stia evolvendo dalla dimensione globale all’era della neodiversità, dove le differenze fra le culture diventano una nuova risorsa. La mostra è anche l’occasione per aggiornare il pubblico in merito al ruolo che il video sta assumendo in questi ultimi anni nel panorama artistico e creativo.

    Marco Nereo Rotelli
    Luglio- settembre
    Rotelli è un artista la cui fama è ormai universalmente riconosciuta (ha partecipato alle ultime tre Biennali di Venezia, due volte alla Biennale di Pechino, sue esposizioni si sono tenute al Petit Palais di Parigi e alla Fondation Cartier). E’ opportuno quindi promuovere la realizzazione di una mostra anche a Milano, sua città d’adozione, che comprenda le opere più importanti della sua storia artistica e che sappia dialogare con altri artisti (poeti, letterari, musicisti) che interagiranno con Rotelli attraverso letture poetiche, situazioni scenico-teatrali, interventi performativi, tutto nel tentativo di creare un confronto tra l’opera d’arte e l’uso della parola poetica.

    PALAZZO DELLA RAGIONE

    Stanley Kubrik. Fotografia 1945/1950
    23 marzo – 27 giugno
    In prima mondiale a Milano, 200 fotografie realizzate da Stanley Kubrick dal 1945 al 1950 quando, a soli 17 anni, venne assunto dalla rivista americana LOOK. La mostra, realizzata dal Comune di Milano–Cultura e da Giunti Arte mostre musei, è curata da Rainer Crone in collaborazione con la Library of Congress di Washington e il Museum of the City di New York, che custodiscono un patrimonio ancora sconosciuto di oltre 20.000 negativi di Stanley Kubrik, giovanissimo ma già grande fotografo capace di costruire storie con celebri personaggi come Rocky Graziano e Montgomery Clift o di inquadrature fulminanti e ironiche nella New York che si apprestava a diventare la nuova capitale mondiale.

    Stanze della fotografia
    Settembre-dicembre
    Negli ultimi anni è cresciuto in modo esponenziale in Italia l’interesse per la fotografia. Eppure, a tanto fermento, non corrisponde altrettanta consapevolezza e altrettanta cultura. A questa confusione e mancanza di punti di riferimento vuole rimediare la mostra che, con un taglio didattico e divulgativo, costruirà un percorso cronologico dall’Ottocento fino ai nostri giorni attraverso una selezione di oltre 200 opere provenienti dalla collezione di Fabio Castelli. L’intento è quello di fornire al pubblico, attraverso esempi di altissima qualità, gli strumenti indispensabili per un’autonoma e precisa interpretazione dell’arte fotografica.

    CASTELLO SFORZESCO

    Storie d’Italia. Gualtiero Marchesi e la grande cucina italiana
    20 Marzo- 16 Maggio
    La prima grande mostra monografica sullo chef italiano più conosciuto nel mondo, primo cuoco nel nostro paese a ricevere le tre stelle Michelin (1985) e primo a rifiutarle (2008). Non una semplice ‘mostra’ celebrativa, ma un lungo viaggio che emoziona, coinvolgendo lo spettatore in un percorso che svela ed incrocia storie di luoghi e persone, ricostruendo la storia personale e professionale di Marchesi – che ha per tema la ricerca del gusto e la forma del cibo. Accanto all’esposizione vera e propria, le dimostrazioni pratiche sulle tecniche che insieme fanno il mestiere del cuoco e una serie di incontri in cui sarà coinvolta la città. L’obiettivo è quello di mostrare, ma anche e soprattutto di emozionare e coinvolgere, stimolando nuove curiosità intorno all’arte del cibo.

    Redazione

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