Regionali. Colucci, capolista PdL invita i cittadini ad andare a votare

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    (mi-lorenteggio.com) Milano, 22 marzo 2010 – “Una campagna elettorale difficile, per molti aspetti anomala, certamente contrastata” Così, a pochi gironi dalla chiusura, giudica la campagna elettorale per le elezioni regionali il capolista del PDL Alessandro Colucci.
    “Con difficoltà abbiamo cercato di spiegare ai cittadini quanto è stato fatto in questi cinque anni dalla Regione e dalla Giunta Formigoni, quali i nostri progetti per la prossima legislatura. Altri – sottolinea Colucci – hanno preferito sollevare inutili polveroni, tentando prima di correre da soli (richiamando la famosa pubblicità “Ti piace vincere facile…”), quindi cavalcando, come sempre, pretestuose e inesistenti vicende giudiziarie”.
    Colucci ricorda il lavoro svolto in questi anni. “Il prodigioso lavoro fatto in questi cinque anni è sotto gli occhi di tutti: nella sanità, nel campo dell’assistenza e in generale per le politiche a favore delle famiglie, per il mondo produttivo e delle professioni, per il lavoro e la formazione, per una svolta decisa e vigorosa a favore delle infrastrutture e della mobilità. Con la conferma della fiducia al Presidente Formigoni e al PDL, la Lombardia potrà ancor di più aprirsi e innovare, con coraggio e fiducia. Assieme ai lombardi, sono certo, potremo costruire un altro importante pezzo di strada verso la nostra idea di Lombardia”.
    Un accenno, infine, alla sua campagna elettorale, come candidato e capolista del PDL. “La mia personale campagna elettorale ha perseguito proprio l’obiettivo di incontrare la gente, di confrontarmi con le categorie, con le associazioni, con il territorio e aprire con coraggio alla società civile. Una campagna elettorale sobria, attenta e di grande partecipazione e coinvolgimento personale. Un’esperienza entusiasmante e piena di umanità. Credo – ha concluso Alessandro Colucci – sia questa la strada che, dopo le elezioni anche il partito, il PDL, dovrà seguire per rafforzare e rilanciare la propria presenza sul territorio, nelle amministrazioni, tra la gente”.

    V.A.

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