Cesano. Tiziana Cera Rosco ha presentato “Una stanza tutta per sè” di Virginia Woolf

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    (mi-lorenteggio.com) Cesano Boscone, 23 marzo 2010 – Nell’ambito degli eventi “DONNA IN MARZO 2010” promossi dall’Amministrazione comunale, il 13 marzo 2010, nel salotto culturale della splendida Villa Marazzi di Cesano Boscone, Tiziana Cera Rosco, ha presentato “Una stanza tutta per sè” di Virginia Woolf e parlato anche di altre note autrici quali Emily Dickinson, Sibilla Aleramo, Alda Merini e altre.

    A rappresentare l’Amministrazione comunale, c’era il giovane e valente Assessore alla Cultura Giovanni Bianco, il quale ha apprezzato l’esposizione fatta dalla scrittrice-poetessa Tiziana Cera Rosco sulle scrittrici menzionate, affermando che è stato un importante e istruttivo evento letterario, riguardante la lettura e la scrittura al femminile.
    Tiziana Cera Rosco ha esordito col leggere una lettera pervenutale da una scrittrice, nella quale ella le faceva presente di quanto fosse difficile la vita dedicata all’arte.
    Cosa ne pensa sull’annosa questione del se esista o meno una scrittura femminile?

     “Una cosa è certa – ha risposto – nel mondo letterario sono sempre esistite delle scrittrici, inoltre, si nota un pubblico di donne che, ora come secoli fa, ha un profondo bisogno di leggere storie di donne e di conoscere questi punti di vista, osservazioni ed esperienze”.
    Virginia Woolf, ha dato il suo contributo al femminismo, concentrando l’attenzione sugli svantaggi materiali delle donne rispetto ai loro compagni uomini. Questa travagliata scrittrice giunse al suicidio. Prima di farlo scrisse una lettera di addio al marito che Tiziana Cera Rosco ha letto: “Carissimo. Sono certa che sto impazzendo di nuovo. Sono certa che non possiamo affrontare un altro di quei terribili momenti. Comincio a sentire voci e non riesco a concentrarmi. Quindi faccio quella che mi sembra la cosa migliore da fare. Tu mi hai dato la più grande felicità possibile. Sei stato in ogni senso tutto quello che un uomo poteva essere. So che ti sto rovinando la vita. So che senza di me potresti lavorare e lo farai, lo so… Vedi non riesco neanche a scrivere degnamente queste righe… Voglio dirti che devo a te tutta la felicità della mia vita. Sei stato infinitamente paziente con me. E incredibilmente buono. Tutto mi ha abbandonata tranne la certezza della tua bontà. Non posso continuare a rovinare la tua vita. Non credo che due persone avrebbero potuto essere più felici di quanto lo siamo stati noi”.

    Quali sono state le scrittrici che hanno elaborato un linguaggio squisitamente e fortemente al femminile?

    “Le donne-scrittrici, le donne-poetesse sono state molteplici – risponde Tiziana Cera Rosco – a partire da Virginia Woolf a Emily Dickinson, da Sibilla Aleramo ad Alda Merini. Con il progredire della consapevolezza del proprio ruolo sociale, con l’aumento dell’alfabetizzazione e, in generale, con l’acquisizione di alcuni diritti civili, le donne hanno cominciato ad imporsi nell’ambito letterario, riuscendo a ritagliarsi spazi sempre più importanti, come nell’ambito della poesia, sovrapponendosi addirittura agli uomini-scrittori-poeti”.

    Per quale motivo oggi le donne-scrittrici-poetesse sono più apprezzate degli uomini?

    “Per prima cosa penso che in letteratura non ci debbano essere rivalità – afferma Tiziana Cera Rosco – Se proprio vogliamo trovare delle motivazioni, una possibile chiave di lettura potrebbe essere il fatto che la donna è, per sua natura, legata a processi immediati: l’appercezione viene trasferita sulla carta a seguito di un processo di elevazione della realtà che non viene percepita come fatto oggettivo, ma come esperienza sensibile. Infatti – prosegue la scrittrice – se l’uomo volge il suo sguardo verso l’universale, e scende al particolare secondo un processo deduttivo, la donna, invece, ascende alla totalità attraverso un processo induttivo che inizia dal particolare fino a raggiungere l’universale”

    E della nota poetessa Alda Merini, cittadina onoraria di Cesano Boscone, cosa ne pensa in particolare?

    “Il dolore l’ha aiutata a scandagliare l’animo umano ed ha saputo tenacemente convivere con la sua sofferenza. Quando tutto poteva essere perso e arreso, qualcosa in lei si rivelava dal senso della vita. Una luce chiara, lirica, semplice. Un compromesso eletto. Il motivo per cui è stata amata è anche per la grande tenerezza cui apre una vita dalla quale ci si lascia fare e disfare. Anche quando tutto è disfatto, volgarizzato, il segreto non viene toccato di uno spillo. Questo è un talento del quale non si può essere responsabili se non con la dedizione alla vita intera. Grazie a lei, molti si sono avvicinati alla poesia”.
    Al termine di questo istruttivo incontro di lettura e scrittura al femminile, la scrittrice-poetessa Tiziana Cera Rosco ha ringraziato l’Assessore alla Cultura Giovanni Bianco e tutta l’Amministrazione Comunale.

    Vittorio Aggio

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