(mi-lorenteggio.com) Albairate, 19 settembre 2010 – È terminato il primo ciclo delle attività del “Corso di Alta Formazione di Marketing Territoriale”, con un incontro che si è svolto sabato 18 settembre nella Sala consiliare del municipio di Albairate.
L’iniziativa formativa ha coinvolto negli scorsi mesi imprenditori dell’Est Ticino, docenti universitari, testimonial e diversi sindaci, che hanno facilitato con il loro sostegno e supporto lo svolgimento del ciclo didattico. Primo fra tutti il sindaco di Albairate, Luigi Alberto Tarantola che, credendo sin dall’inizio in questo progetto, ha svolto un ruolo propulsivo nel coinvolgere gli altri amministratori consentendo, ad esempio, di sperimentare con successo la formula della “didattica itinerante”. Le lezioni si sono svolte nelle sale consiliari di Albairate, Cisliano e di Rosate.
«Questa prima esperienza è stata positiva e utile, perché ha consentito a tutti i protagonisti di misurarsi con idee innovative ma anche con preconcetti. – afferma Francesco Gallucci, coordinatore scientifico del corso – Le prime fanno riferimento principalmente alla possibilità concreta di far lavorare insieme microimprenditori, provenienti da settori diversi, a progetti che riguardano il bene comune, vale a dire il territorio. I preconcetti, svelati ma non risolti, riguardano invece i vincoli culturali legati alla prevalenza della visione locale su quella globale.
Per quanto riguarda la possibilità di lavorare insieme, grazie alla condivisione di uno stile e di un modello appresi durante il corso, i risultati sono stati tre idee di progetto, realizzate da gruppi di imprenditori partecipanti al corso, che sono state presentate e premiate in occasione dell’incontro del 18 settembre.
Quanto ai limiti della visione “localista”, l’unico modo per superarli è di far nascere rapidamente una o più nuove prospettive di riferimento. Per questo, il gruppo promotore del corso sta pensando di lanciare un’Associazione Culturale che vada oltre la visione locale dello sviluppo, e punti a motivare le notevoli risorse inespresse presenti nei territori italiani».
L’incontro del 18 settembre ha anche permesso di fare il punto con i protagonisti di questa prima esperienza didattica, ad esempio verificando in quale misura le idee di progetto proposte dai tre gruppi di imprenditori riescano ad attivare possibili processi virtuosi da parte degli altri protagonisti della filiera territoriale.
I primi classificati
Gli argomenti trattati dai tre progetti sono i seguenti: a) “Alla ricerca delle nostre radici” (3° classificato); b) “Progetto Mosè: il valore economico delle acque” (2° classificato); c) “Creazione di un Osservatorio di Marketing Territoriale Polifunzionale” (1° classificato).
«Come emerge dai titoli le idee di progetto riguardano il territorio al quale, risulta evidente, i partecipanti sono legati con una innegabile carica emozionale. – dichiara Cristiana Clementi, coordinatrice didattica del corso – Ci tengo a sottolineare che si tratta di “idee di progetto” e non di progetti operativi: non c’è stato il tempo per sviluppare, in questa fase propedeutica, dei veri e propri piani di marketing. Ma già così, riteniamo che si possano rinvenire, in questi lavori, degli ottimi spunti per stimolare pensieri e interessi.
In termini più generali, vorrei sottolineare che questo corso è stato innovativo, anche perché ha adottato, e nello stesso tempo rivoluzionato, un approccio andragogico, ovvero è stata sperimentata nella didattica, con ottimi risultati, una commistione tra i criteri della pedagogia e dell’andragogia. E questo rappresenta una vera riproposizione del concetto formativo rivolto agli adulti».
V.A.