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La Provincia di Milano ha approvato il nuovo piano ittico provinciale

Milano, 26 Ottobre 2010 – Il Consiglio Provinciale di Milano, nel corso della seduta del 21 ottobre scorso, ha approvato all’unanimità il nuovo Piano Ittico provinciale dotandosi così di uno strumento che da tempo mancava alla Provincia di Milano.

L’obiettivo generale che la Provincia persegue con la predisposizione di questo strumento è quello enunciato dall’art. 131 della dalla legge regionale 5 dicembre 2008, n. 31, ovvero “la salvaguardia delle acque interne dalle alterazioni ambientali disciplinando l’attività piscatoria nel rispetto dell’equilibrio biologico e ai fini dell’incremento naturale della fauna stessa”.

Più in dettaglio, con il Piano Ittico, la Provincia si propone di mantenere e incrementare le popolazioni ittiche di pregio soggette a maggiore pressione di pesca, di tutelare le specie ittiche di interesse conservazionistico, di consentire uno sviluppo ecosostenibile dell’attività di pesca dilettantistica come attività del tempo libero e di pianificare una gestione delle acque correnti del reticolo provinciale di interesse ittico che privilegi la tutela della riproduzione naturale e la sopravvivenza della fauna ittica.

Il Piano Ittico si propone, in primo luogo, come strumento di attuazione di interventi ambientali sui corsi d’acqua del territorio milanese, finalizzati a migliorarne le caratteristiche ecosistemiche e le componenti faunistiche, tra le quali rientrano i pesci. Il Piano ha la consapevolezza che siano molto più efficaci e durature le azioni sull’ambiente piuttosto che le norme specifiche sull’attività di pesca e che sia quindi necessario puntare innanzitutto a ripristinare le migliori condizioni possibili dell’habitat acquatico, nelle quali potranno più facilmente prosperare anche i pesci.

Tra le azioni potenzialmente previste vi sono dunque interventi di riqualificazione fluviale di rogge e corsi d’acqua, realizzazione di passaggi artificiali per pesci per ripristinare i corridoi biologici acquatici, interventi di fitodepurazione.

Ma vi sono anche interventi diretti di ripopolamento, in cui si privilegeranno le semine di novellame autoprodotto presso l’avannotteria di Abbiategrasso, e azioni sull’attività di pesca, massimizzando il prelievo di pesce invasivo esotico, come il siluro, e limitando la cattura delle specie in declino, di particolare pregio faunistico e oggetto di tutela anche a livello europeo.

Il Piano prevede poi attività di monitoraggio periodico, per avere sotto controllo la situazione dei corsi d’acqua e dei pesci, che muta molto rapidamente. Il Piano contempla infine iniziative di divulgazione e di sensibilizzazione indirizzate a tutti i possibili interessati, a partire dalle scuole.

Redazione

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