(mi-lorenteggio.com) Milano, 04 novembre 2010 – Il San Benedetto di Antonello da Messina, dipinto di proprietà di Regione Lombardia, sarà esposto per la prima volta in Gran Bretagna presso l’Italian Cultural Institute di Londra dal 5 novembre 2010 al 30 gennaio 2011. La mostra sarà inaugurata dall’assessore alla Cultura, Massimo Buscemi, che interverrà su delega del presidente Roberto Formigoni.
"Questa iniziativa – spiega l’assessore Buscemi – resa possibile grazie alla disponibilità della Regione, sarà una occasione straordinaria per dare al pubblico britannico un assaggio dell’immenso patrimonio culturale e artistico presente in Lombardia. La nostra non è solo la terra dell’economia e dell’industria, che giustamente vengono spesso ricordate, ma anche della bellezza, testimoniata in questo caso dalla splendida opera di Antonello da Messina". Il San Benedetto è stato esposto dal 14 gennaio al 14 febbraio di quest’anno a Palazzo Pirelli in occasione dell’evento "La Regione dà luce all’arte".
"Proprio attraverso questa iniziativa – ricorda Buscemi – con la mostra e l’Artbox, abbiamo voluto riscoprire e mettere in mostra le opere di proprietà degli ospedali, secondo il principio che la bellezza deve essere fruibile da parte di tutti. Questo è il nostro impegno". L’evento londinese sarà arricchito anche da una esibizione dei cantanti dell’Accademia del Teatro alla Scala e dalla degustazione di prodotti della tradizione culinaria lombarda.
SAN BENEDETTO (1470, OLIO SU TAVOLA DI PIOPPO, 105 X 43,5 CM) – Il capolavoro di Antonello (Messina 1430 ca – 1479) presenta la figura severa di San Benedetto, che si staglia su di un fondo oro, che reca ancora le tracce di un’incorniciatura trilobata, testimonianza dell’originaria carpenteria gotico-catalana. Ancorato dall’ombra proiettata sul pavimento, espediente squisitamente prospettico, si nota il panneggio che rivela una preziosa tessitura pittorica, ricca della fodera di seta del piviale e della mitria, costellati di brevi e rapidi tocchi a sottolineare gli sbattimenti della luce. Ma è nell’incarnato e nella formidabile testa del santo che si può apprezzare quella che diverrà l’altissima arte di Antonello da Messina, preambolo ai grandi ritratti e apice di un’arte giovanile consumata tra la nativa Sicilia aragonese e la formazione nel crogiuolo partenopeo accanto a maestro Colantonio.