(mi-lorenteggio.com) Milano, 16 novembre 2010 – "Finalmente, grazie a 23 associazioni di categoria e alle Camere di Commercio di Varese, Como e Lecco, abbiamo un’ipotesi concreta, con numeri e alternative di tracciato, su cui avviare una discussione approfondita per la realizzazione della nuova autostrada regionale. Un’opera importante che consentirebbe di accorciare di due terzi i tempi attuali di percorrenza, mettendo in relazione Varese, Como e Lecco, con tutte le ricadute positive che ciò può avere". Lo ha detto l’assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia Raffaele Cattaneo, intervenendo ieri, a Malpensafiere, a Busto Arsizio (Va), alla presentazione dello studio di fattibilità dell’autostrada regionale Varese – Como – Lecco. "Questo è un esempio – ha detto l’assessore – di come gli imprenditori e le loro associazioni si pongano con un atteggiamento costruttivo. Occorre però evitare che, da un lato, si pensi che qualcuno abbia una soluzione preconfezionata e voglia calarla dall’alto e, dall’altro, che le posizioni siano aprioristicamente inconciliabili e che sia impossibile trovare un’alleanza tra infrastrutture e territorio". La proposta presentata oggi è nata "dal basso", da un comitato creato dalle aziende del territorio "ed è da questo – ha rilevato Cattaneo – che occorre partire. Ora comincia il tempo del confronto e lo spazio di mediazione della politica. Non possiamo stare a discutere di questa idea per 40 anni, come è stato per la Pedemontana; dobbiamo usare tutto il tempo necessario per continuare il confronto". L’opera è già inserita nel Programma Regionale di Sviluppo, che prevede che siano condivise con il territorio le più idonee soluzioni progettuali. Soluzioni che devono essere valutate sotto l’aspetto del tracciato e quello più specificamente tecnico oltre che dei costi. "Occorre ricordare – ha concluso Cattaneo – che, anche nell’ipotesi di costo massimo, questa soluzione prevede la realizzazione di 37 chilometri di autostrada a una cifra inferiore rispetto anche solo al secondo lotto della tangenziale di Como (6 chilometri) secondo il progetto attuale. Questo è certamente un elemento su cui riflettere".
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