(mi-lorenteggio.com) Buccinasco, 18 novembre 2010) – Giovedì 25 novembre, alle ore 19.30, nella bella cornice della Cascina Robbiolo, verrà inaugurata la mostra "Teatro Metafisico", esposizione di quadri di un pittore di Buccinasco: Rocco Aliano. Un insieme di opere che riprendono temi metafisici, dove forte è lo spiritualismo "laico" imbevuto di religiosità. Tecnicamente l’obiettivo è quello di rendere compiutamente la tridimensionalità: nei dipinti si trovano sempre elementi inseriti su piani diversi. Affascinanti i paesaggi irreali con suggestive sovrapposizioni cromatiche e figurative.
Una mostra interessante, tutta da vedere.
Inaugurazione: giovedì 25 novembre ore 19.30, Cascina Robbiolo via Aldo Moro 7. Presentazione del critico Francesco Poli e del Dirigente Scolastico Franco Villani. Interverranno: il Sindaco Loris Cereda, il Vice Sindaco con delega a Cultura, Istruzione, Sport e Tempo Libero, Mario Arrigoni. Ingresso libero
La mostra resterà aperta tutti i giorni, dalle 15.00 alle 19.00, fino al 20 dicembre 2010.
Note sul pittore
Rocco Aliano nasce a Calvello (Pz) 53 anni fa, sposato con due figli, si è trasferito a Milano con la famiglia nel ’71 e da 8 anni vive a Buccinasco. La sua passione per la pittura, spontanea e intuitiva, ha origine nell’adolescenza, al tempo del Seminario cui l’avevano indirizzato i genitori intuendo la sua "aspirazione all’assoluto". Proprio in seminario si rende conto di quanto lo affascini la pittura (il padre superiore, che egli ammirava moltissimo, dipingeva grandi murales sui muri del collegio) e comincia a dipingere timidamente e quasi di nascosto. Un giovane sacerdote vede per caso uno dei suoi primi lavori – un circo con acrobati – e lo iscrive ad un concorso dove ottiene il 2° premio. Da quel momento Rocco non smette più di dipingere, cercando anche con lo studio e la ricerca di affinare la sua tecnica e di conoscere i maestri del passato. Intanto la famiglia si trasferisce a Milano e Rocco, abbandonato il seminario, si iscrive all’Istituto "Cattaneo", scuola difficile per un ragazzo che veniva dai luminosi orizzonti del Sud e da un’esperienza scolastica radicalmente diversa. E così talvolta gli capita di "bigiare" per uscire dalla gabbia in cui si sentiva rinchiuso e per conoscere Milano. Capita così un giorno davanti ai "Bagni Misteriosi", imponente complesso scultoreo dietro la Triennale, nel parco Sempione. Ne rimane folgorato. Tornato a casa si mette freneticamente alla ricerca di libri che raccontino il grande artista, percependo una comune aspirazione alla mistica dell’infinito. E questa è la svolta, dall’iniziale paesaggismo, "ingenuo e un po’ naif” – come dice lo stesso Aliano sorridendo – ad un impegno ben più profondo e complesso.
Redazione