Milano, 2 dicembre 2010 – Venti maxi sms, è questa l’ultima iniziativa antitabagismo dell’Assessorato alla Salute del Comune di Milano, in collaborazione con la Fondazione Veronesi, presentata oggi in corso vittorio Emanuele. Non corro con te xchè fumi e 6 senza fiato. 6 come tante: Puzzi ke togli il fiato. NN mi piaci xchè fumi + del mio scooter.
Questi, sono solo 3 dei 20 messaggini giganti ‘inviati dall’Assessorato alla Salute e dalla Fondazione Veronesi ai giovani milanesi con l’obiettivo di sensibilizzarli sui danni provocati dal fumo di sigaretta e sui buoni motivi per abbandonare il vizio.
I pannelli con i messaggi della campagna ‘Perché fumi?’ che rientra nel progetto ‘Giovani In Salute’ saranno esposti lungo corso Vittorio Emanuele sino al 6 dicembre.
I soggetti della campagna, dieci diverse ‘faccine’ tristi o arrabbiate per la negatività causata dal fumo, alle quali corrispondono altrettante ‘faccine’ sorridenti con un messaggio positivo ‘libero’ dal vizio del fumo.
A chiudere ogni messaggio il claim Senza Fumo, vivi sano o alcuni dati emersi dalla ricerca "Gli studenti delle scuole superiori milanesi, il loro modo di essere, il rapporto con il fumo di sigaretta" condotta dall’Istituto AstraRicerche nell’ambito dello stesso progetto.
La campagna, curata dalla Fondazione Veronesi e ideata da Casiraghi&Greco (con la supervisione di Cesare Casiraghi, art director Samantha Ciarla, copywriter Lorenzo Rocchi), usa un linguaggio visivo molto vicino al mondo giovanile: quello degli emoticons.
Perché fumi? E’ proprio da questa domanda che prende le mosse la nuova campagna di sensibilizzazione contro il fumo, un approccio pensato per spingere i giovani fumatori alla riflessione prima di accendere una sigaretta.
"Ma senza divieti e punizioni – chiarisce l’assessore Giampaolo Landi di Chiavenna – non basta infatti proibire perché un ragazzo non scivoli in comportamenti autolesionistici. Si deve, invece, far leva sull’intelligenza e la duttilità dei ragazzi, sintonizzandosi sulla loro lunghezza d’onda, ricorrendo a mezzi e linguaggi in voga soprattutto tra i più giovani. Giocando d’anticipo perché gli adolescenti milanesi purtroppo ‘vantano’ il primato dei tabagisti più precoci. Basti pensare che nella nostra città almeno 20 minorenni su cento sono fumatori, contro la media italiana che, decisamente più bassa, si attesta attorno ai 12. Nonostante questi dati sconfortanti, vogliamo credere nei giovani, nel loro senso di responsabilità e puntare su un nuovo approccio culturale che faccia emergere la consapevolezza individuale".
"Considerando l’età sempre più precoce in cui i giovani iniziano a fumare (14-15 anni) – dice Paolo Veronesi, Presidente della Fondazione Veronesi – aumenta il rischio che hanno di sviluppare un tumore del polmone anche a 40 – 45 anni, nel pieno, quindi, della loro vita. Per questo – aggiunge -, la Fondazione ha fatto della ‘prevenzione’ e della ‘formazione dei giovani’ due dei principi ispiratori delle sue iniziative. Sono lieto della continua collaborazione con l’Assessorato alla Salute nell’ambito della lotta al fumo, e i risultati di questa indagine rappresentano un importante punto di partenza per realizzare, nell’ambito della nostra campagna No Smoking Be Happy, nuove iniziative anti-fumo che, ci auguriamo, riescano a coinvolgere un numero sempre più alto di giovani".
Redazione