Corsico (16 dicembre 2010) – Per costituire un asse nord-sud contro la privatizzazione dell’acqua la sindaca di Corsico Maria Ferrucci e l’assessora alle Politiche ambientali ed energetiche Rosella Blumetti partecipano venerdì 17 dicembre a un seminario promosso dai Comuni di Cologno Monzese e Sesto San Giovanni, con il patrocinio dell’Anci.
L’incontro ha come obiettivo quello di mettere a confronto consiglieri regionali di opposizione e di maggioranza, sindaci e amministratori lombardi, rappresentanti dell’Anci e dei Comitati dell’acqua e verificare i contenuti della proposta di legge regionale e le possibili modifiche, prima che l’assemblea dell’Ato, prevista per il 23 dicembre prossimo, si esprima in merito.
D’altra parte, il Consiglio comunale di Corsico ha già approvato, con il sostegno sia di forze politiche di centrosinistra sia di centrodestra, un documento con il quale viene ribadita la necessità che la gestione dell’acqua rimanga pubblica. Tra l’altro, proprio nei giorni scorsi la Corte di Cassazione si è pronunciata sulla legittimità dei referendum, tra i quali proprio quello per mantenere pubblica la gestione dell’acqua. Si dovrà attendere ora l’ammissibilità da parte della Corte Costituzionale.
L’incontro di Cologno, in programma nella Villa Casati, che ospita la sala del Consiglio comunale tratterà due temi: “Acqua in Lombardia: relazioni di inquadramento”, con la relazione dell’avv. Giovanni Mariotti che illustrerà i contenuti del modello regionale lombardo e “Le proposte dei Comitati”, con Rosario Lembo del “Contratto mondiale acqua”; poi si passerà al tema “Come salvaguardare la gestione pubblica dell’acqua: posizione a confronto, con il vicepresidente dell’Anci Giorgio Oldrini e un esponente delle Comunità montane e dei piccoli Comuni. Ma anche Francesco Prina, consigliere regionale del Pd e un esponente della Lega Nord.
La Giunta regionale infatti – in seguito alla legge 42/2010, che dispone la soppressione delle A.ATO (Autorità di ambito territoriale ottimale), come organi costituiti dai Comuni – sta proponendo di trasferire le competenze della gestione del bene acqua dai sindaci alle Province, le quali assumeranno di fatto il ruolo di decisori e di regolatori del servizio idrico integrato.
Redazione