Roma, 30 dicembre 2010 – Dal 1° gennaio decorreranno gli adeguamenti tariffari per l’anno 2011 per Autostrade per l’Italia. L’aumento, in conformità a quanto stabilito nella vigente Convenzione Unica sottoscritta con ANAS il 12 ottobre 2007 è pari al 1,92% ed è il risultato di due componenti:
· 0,63%, pari al 70% dell’inflazione registrata nel periodo 1° luglio 2009 – 30 giugno 2010;
· 1,29%, relativo alla X investimenti della formula tariffaria, a copertura dei costi sostenuti per gli investimenti addizionali inseriti nel IV Atto Aggiuntivo del 2002 e calcolato sulla base dei relativi stati di avanzamento.
La componente risultante dall’inflazione (+0,63%) è stata calcolata sulla base della variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’Intera Collettività Nazionale elaborato dall’ISTAT (indice NIC) del periodo 1° luglio 2009 – 30 giugno 2010 pari a + 0,90%, rispetto al periodo 1° luglio 2008 – 30 giugno 2009.
La componente tariffaria relativa agli investimenti inseriti nel IV Atto Aggiuntivo (+1,29%) è determinata in funzione dello stato di avanzamento dei lavori dei singoli interventi quali risultanti dallo stato patrimoniale al 30 settembre 2010.
Per effetto dell’IVA e dell’arrotondamento ai dieci centesimi previsto per legge, i pedaggi possono incrementarsi, sulla base delle tratte percorse e della classe veicolare, in misura superiore, inferiore o nulla rispetto alle percentuali sopra indicate.
Resta invece invariata la tariffa car pooling a 0,50 euro sull’ Autostrade dei Laghi A8 e A9.
INTEGRAZIONE CHILOMETRICA EX LEGGE n. 122/2010
Dal 1° gennaio 2011, in attuazione di quanto disposto dall’art. 1 della legge n. 122/2010, le tariffe di pedaggio autostradali saranno aumentate di 2 millesimi di euro a chilometro per le classi di pedaggio A e B ed a 6 millesimi di euro a chilometro per le classi di pedaggio 3, 4 e 5, a fronte dell`aumento disposto dalla norma in argomento del canone di concessione da corrispondere allo Stato.
INVESTIMENTI SULLA RETE
Nel 2010, gli investimenti di Autostrade per l’Italia e delle sue controllate hanno raggiunto quasi 1,5 miliardi di euro con un incremento, in termine omogenei, del 15% rispetto al 2009. Nel 2011 la cifra salirà a 1,6 miliardi di euro confermando il ruolo di primo investitore privato del Paese con 25 miliardi di euro che serviranno ad ammodernare e migliorare oltre 1.100 chilometri di rete nei prossimi 10 anni. Fino ad oggi, sono stati completati lavori di potenziamento per oltre 260 chilometri per un importo di circa 6 miliardi di euro.
MECCANISMO DI CALCOLO E ARROTONDAMENTO DEL PEDAGGIO PER IL CLIENTE FINALE
Ai fini del calcolo del pedaggio, dovuto tra un casello di ingresso e uno di uscita, si moltiplica la tariffa unitaria chilometrica, comprensiva delle maggiorazioni tariffarie a beneficio dello Stato, per la distanza percorsa che include anche tratti di svincolo e rami di collegamento. All’importo ottenuto si deve aggiungere l’IVA (20%) e applicare, per legge, l’arrotondamento per eccesso o per difetto ai 10 centesimi di euro. Per effetto di questo arrotondamento, l’incremento finale del pedaggio può essere superiore, inferiore o anche nullo rispetto all’aumento annuo della tariffa unitaria. Può accadere, quindi, che il pedaggio su alcune tratte possa non subire aumenti per alcuni anni e che l’incremento annuale venga recuperato in un anno successivo.
Per ulteriori informazioni si può consultare il sito internet www.autostrade.it
Redazione