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Lombardia. Addio alla carta, Formigoni ha presieduto Giunta digitale

(mi-lorenteggio.com) Milano, 12 gennaio 2011 –  Con la prima seduta del 2011 la Lombardia inaugura la Giunta digitale, ponendosi all’avanguardia nel processo di innovazione informatica e de-materializzazione. L’iter di approvazione delle delibere di Regione Lombardia, con pieno valore giuridico e amministrativo, sarà gestito interamente in digitale. Sparisce completamente il cartaceo, spariscono le fotocopie, non solo nella seduta di Giunta ma in tutto il processo di preparazione degli atti e della loro approvazione, grazie a un sistema informatico integrato e alla firma digitale.
Si risparmieranno in un anno più o meno 2-3 milioni di fogli, cioè 200-300 quintali di carta; ma soprattutto si guadagnerà in funzionalità, tempestività, precisione, sicurezza e riservatezza. Queste importanti novità sono state illustrate dal presidente Roberto Formigoni che, per l’occasione, ha aperto alla stampa la prima riunione del nuovo anno.

LA SEDUTA DI GIUNTA – "Niente più cartelle e faldoni zeppi di fogli e allegati sul tavolo della Giunta davanti ad ogni assessore – ha spiegato Formigoni – ma monitor individuali su cui tutti gli atti e i documenti necessari vengono visualizzati". La Sala Giunta è dotata naturalmente di un’apposita infrastrutturazione tecnologica, ma la stessa gestione della seduta di Giunta muta. Il supporto alla conduzione della riunione da parte del presidente viene ora dato dal segretario di Giunta attraverso l’utilizzo di uno schermo "multi-touch", che attiva la visualizzazione sui monitor individuali per gli amministratori. Il segretario di Giunta diventa una sorta di aiuto-regista che, a beneficio di ogni componente dell’esecutivo, sfoglia ordini del giorno e provvedimenti, all’occorrenza ingrandisce o evidenzia singole parti del testo, di allegati, cartine, tabelle o grafici.

L’ITER – "Questa è sicuramente la parte più appariscente – ha notato Formigoni – come la punta dell’iceberg, di una importante e complessa digitalizzazione di tutto il sistema e di tutto l’iter dell’atto amministrativo di Regione Lombardia". Fino a oggi, infatti, il processo di una delibera era sostanzialmente il seguente: la bozza di testo predisposta dall’ufficio competente per materia veniva inoltrata, a firma del dirigente, al direttore generale del suo assessorato per l’approvazione (con firma) tecnica; quindi passava all’esame dell’assessore (o del presidente) per l’approvazione politica, sempre su documento cartaceo ufficiale, con firma materialmente apposta e con annesso un "giro" di copie fotostatiche per controlli formali e consultazione di funzionari ed esperti. A questo punto la proposta di delibera veniva sottoposta, sempre in forma cartacea, alla seduta di Giunta per la sua approvazione. Seguiva la registrazione e numerazione ufficiale, la pubblicazione sul Burl (cartaceo anch’esso sino allo scorso anno), il passaggio eventuale (per alcuni tipi di atto) al Consiglio regionale. "Nel caso di delibere cosiddette ‘di concerto’ – ha detto ancora Formigoni – quelle che coinvolgono cioè più di una direzione generale e più di un assessore, il tutto era naturalmente ancora più complesso e tortuoso, con moltiplicazione di firme e allungamento dei tempi". Il nuovo sistema di gestione digitale delle delibere, invece, innanzitutto si avvale della firma digitale per tutti i tipi di approvazione, vale a dire: approvazione tecnica delle proposte di delibera; approvazione politica delle proposte di delibera (firma forte, con l’utilizzo della CRS-Carta regionale dei Servizi); approvazione definitiva della delibera dopo la seduta di Giunta (firma forte, idem come sopra).
Uno dei vantaggi della firma digitale è che può essere apposta anche ‘da remoto’; nel caso poi delle delibere ‘di concerto’ l’acquisizione delle diverse firme può avvenire contestualmente. Inoltre, il sistema delle delibere digitali è integrato con le piattaforme informatiche del protocollo, dell’archivio e con la nuova procedura di pubblicazione del Bollettino Ufficiale di Regione Lombardia, che da quest’anno è interamente telematico. Infine, la Pec (Posta elettronica certificata), già attiva in Regione Lombardia, consente la trasmissione degli atti ufficiali (per esempio al Consiglio regionale) in modo rapido e sicuro. "E’ un sistema modernissimo – ha concluso il presidente – che ci permette di abbattere notevolmente i costi e di fare ancora più attenzione al rispetto dell’ambiente. Oltretutto la procedura che ci siamo dati va a tutto vantaggio dei cittadini, che potranno accedere agli atti, una volta pubblicati, in modo ancora più semplice".

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