(mi-lorenteggio.com) Milano, 13 gennaio 2011 – Con 24 voti favorevoli, nove contrari e tre astenuti è stata approvata, in serata, dal Consiglio provinciale la delibera di Giunta relativa alla costituzione di una Esco. Si tratta di una società per azioni a partecipazione mista pubblico-privata mirata alla gestione dei servizi energetici. La Esco avrà l’obiettivo non solo di conseguire efficienza energetica e risparmio maggiori attraverso l’uso di fonti rinnovabili ma anche di perseguire la conservazione del patrimonio ambientale e naturale del territorio. Il tutto nel rispetto degli indirizzi indicati dal Protocollo di Kyoto.
La società, come anticipato, coinvolgerà soggetti privati, da individuare attraverso un bando a evidenza pubblica, che avranno il compito di reperire e impiegare risorse nelle attività della Esco. La società, dunque, non comporterà alcun esborso di fondi pubblici da parte della Provincia di Milano. I soci privati, infatti, si assumeranno l’onere di coprire l’intero costo del capitale sociale (tre milioni di euro).
«In meno di sei mesi siamo arrivati prima alla deliberazione di Giunta e poi all’approvazione definitiva del Consiglio provinciale di questa società attraverso la quale l’Ente saprà affrontare, con un approccio innovativo e in sinergia con i soggetti privati, il tema delle risorse energetiche – ha dichiarato il presidente della Provincia di Milano, On. Guido Podestà -. Si tratta, del resto, di una capacità di “fare sistema” che l’Ente ha già dimostrato con successo in ambito ambientale soprattutto nello sviluppo del Piano di riforestazione da un milione di alberi avviato sul territorio».
«Ci sorprende che le forze d’opposizione, che da sempre fanno dei temi ambientali un cavallo di battaglia, non abbiano avuto la sensibilità di comprendere l’importanza di questa iniziativa – ha aggiunto il consigliere delegato all’Energia, Tito Cattaneo (Lega Nord) -. Mi chiedo se il voto contrario dell’opposizione non sia frutto del rammarico per non aver saputo neppure immaginare una soluzione del genere».
Redazione