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Io tifo positivo, progetto per la sportività nelle scuole di Milano e Monza Brianza

(mi-lorenteggio.com) Milano, 18 febbraio 2011 –  Insegnare ai ragazzi dai 10 ai 13 anni la ‘cultura della sportività’ attraverso un percorso educativo che prevenga il tifo violento e che li coinvolga nell’imparare il rispetto reciproco. E’ questo l’obiettivo del progetto ‘Io tifo positivo. Nel segno di Candido Cannavò’, presentato questa mattina allo Stadio Giuseppe Meazza di Milano.

L’iniziativa, sostenuta da Regione Lombardia e Provincia di Milano, è stata ideata da Comunità Nuova Onlus, l’associazione che opera nel campo del disagio e della promozione delle risorse dei più giovani.

Oltre all’assessore regionale allo Sport e Giovani Monica Rizzi sono intervenuti anche Cristina Stancari, assessore allo Sport della Provincia di Milano, Giorgio Puricelli, consigliere regionale, don Gino Rigoldi, presidente di Comunità Nuova, Alessandro Cannavò, della Fondazione Cannavò, e diversi rappresentanti di società sportive, che hanno dato la loro adesione all’iniziativa.

"Con questo progetto – ha detto l’assessore Monica Rizzi – intendiamo educare i ragazzi a un tifo sano e corretto. La fascia d’età a cui l’iniziativa si rivolge va dai 10 ai 13 anni, un passaggio della vita delicato che, se ben seminato, può far raccogliere ai tifosi di domani frutti sani. Ogni sportivo, dal bambino all’anziano al disabile, deve poter andare allo stadio senza il timore di trovarsi coinvolto in episodi di tifo violento e scorretto, grazie a questa iniziativa sono convinta che i nostri stadi torneranno a essere luoghi per tutta la famiglia, sicuri e in grado di accogliere tutti".

"Promuovere tra i più piccoli un’idea dello sport, praticato e tifato, quale veicolo di valori positivi – ha proseguito l’assessore – è infatti il primo passo per la costruzione di una società più sana, più tollerante e rispettosa della diversità, nonché capace di vivere l’evento sportivo come momento di divertimento, confronto e socializzazione".

Il progetto, avviato per la prima volta nel 2009 e dedicato alla memoria di Candido Cannavò, prevede incontri formativi nelle scuole ed eventi di gioco tra gli studenti che si cimenteranno a tifare in modo spontaneo e sano. I ragazzi coinvolti incontreranno degli atleti, che si racconteranno e li inviteranno a guardarli in azione sul campo con i loro genitori. Hanno già aderito diverse società sportive tra cui F.C Internazionale, A.C. Milan, Brescia Calcio, Armani Jeans, Hockey Milano, Volley Gabeca e Rugby Monza.

Hanno inoltre già aderito diversi Comuni della provincia di Milano (Bresso, Cinisello Balsamo, Cisliano, Rozzano, Cornaredo, Milano, San Donato Milanese), con 47 classi e una stima di 1.100 ragazzi coinvolti, e della provincia di Monza e Brianza (Monza, Concorezzo, Agrate, Arcore, Vimercate e Villasanta), con 39 classi e una stima di 700 ragazzi. Saranno coinvolte anche le città di Brescia e Catania e altri Comuni in provincia di Milano.

"Nel mondo dello sport – ha ricordato Monica Rizzi – il successo si assapora di più se si è conosciuta anche la sconfitta. Lo sport e il tifo, in questo senso, non sono solo gioco e divertimento, ma anche esperienza di vita. Un campo neutro e protetto dove i più piccoli possono imparare i valori della sana competizione e il rispetto degli altri. Un obiettivo centrato in pieno da questa iniziativa".

Redazione

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