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Proverbio: Pasqua voglia o non voglia, non fu mai senza foglia

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Saldi. L’Ascom di Abbiategrasso e Circondario sta riscontrando molte critiche

(mi-lorenteggio.com) Abbiategrasso, 27 gennaio 2011 – Ascom Abbiategrasso e Circondario ha proposto un sondaggio agli operatori dei settori di abbigliamento, pelletteria, calzature e intimo di Abbiategrasso per valutare l’andamento dei saldi, in particolare equiparando il primo giorno di saldi del 2011 con quello dell’anno scorso. 33 i negozianti che hanno risposto. Di questi il 64%, pari a 22, bocciano con decisione i saldi, riscontrando un notevole calo rispetto al 2010. Soltanto il 36%, ovvero 12, li valutano piuttosto positivamente. Cerchiamo di analizzare il motivo di questa bocciatura.

I saldi, così come sono strutturati, non hanno senso. Una volta erano effettivamente “saldi di fine stagione” e permettevano più facilmente di smaltire le giacenze di magazzino. Ora sono organizzati in piena stagione (precisamente dal 6 gennaio al 6 marzo) e rallentano drasticamente gli acquisti nel periodo pre-natalizio. “In molti – dichiarano diversi Commercianti – vengono a fare un giro in negozio nei giorni prima delle feste, guardano soltanto per poi tornare a comprare nei giorni di saldo”. Inoltre sempre più commercianti, pur non potendo farlo, nei periodi di pre-saldo, praticano promozioni o comunque prezzi al ribasso per incentivare le vendite e si riscontra molta confusione nell’acquirente. I Commercianti sono quindi più oculati rispetto a un tempo: comprano minori quantità di merce più frequentemente per evitare giacenze e, nel periodo dei saldi, devono spesso rifornirsi per non lasciare il negozio sprovvisto di prodotti. Pertanto per due mesi, il tempo corrispondente ai saldi, i negozianti comprano a prezzo pieno vendendo comunque a prezzo saldato. Per tutta questa serie di motivi, ci sono molti negozianti che scelgono di non proporre i saldi, ma soltanto piccole promozioni, per rispetto del cliente, evitando di vendere la stessa merce con prezzi diversi nel giro di pochi giorni e in piena stagione.

Regolarizzando la situazione e rivedendo il periodo dei saldi, a beneficiarne non sarebbero solo gli operatori del settore, ma anche i consumatori che si ritroverebbe in una situazione di maggiore continuità e trasparenza negli acquisti.

Redazione

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