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Corsico. Rompono marciapiedi e ostacolano i pedoni

(mi-lorenteggio.com) Corsico, 28 gennaio 2011 – ­ Piantate circa quarant’anni fa, con l’obiettivo di creare un viale alberato
tra piazza Cervi e via Foscolo, sono ormai cresciute troppo. Si sono pericolosamente inclinate e ammalate. Le radici hanno distrutto l’asfalto. Si è, inoltre, ridotto lo spazio utilizzabile, impedendo ai pedoni e alle persone con le carrozzine di percorrere in
sicurezza il marciapiede di viale Resistenza, una delle strade più trafficate di Corsico.
L’unica soluzione possibile è il loro abbattimento. Si tratta di diciotto robinie, presenti sul marciapiede adiacente al plesso che ospita la scuola dell’infanzia Munari e la primaria Salma, dell’istituto comprensivo Buonarroti.

"La decisione di tagliare gli alberi ­ sottolinea l’assessora alle Politiche ambientali Rosella Blumetti ­ è sicuramente dolorosa, ma necessaria. Una scelta frutto di un’attenta analisi della situazione e della condizione delle piante. Abbiamo sempre cercato di salvaguardare tutto il nostro patrimonio arboreo, difendendolo anche quando alcuni cittadini ci hanno chiesto invece di intervenire. Le piante abbattute ­ precisa l’assessora ­ saranno comunque sostituite con altre che verranno sistemate all’interno del vicino parco Resistenza e nella cava Burgo. Il marciapiede verrà invece completamente risistemato".

Lungo viale della Resistenza è presente, da circa quarant’anni, un filare di circa ottanta robinie. "Moltissime di queste ­ dicono i tecnici che hanno eseguito verifiche di stabilità e di salute sui tronchi ­ sono in pessime condizioni vegetative, alcune sono attaccate da funghi o altri parassiti. Nel corso degli anni, ci sono stati diversi schianti di parte d’albero o addirittura piante intere, nonostante gli interventi di potatura eseguiti periodicamente per impedirne lo sconfinamento sulla sede stradale. Nell’ultimo
decennio ­ proseguono all’assessorato – circa quindici esemplari morti o particolarmente storti e pericolosi o malati sono stati abbattuti, per evitare il rischio di caduta, e mai rimpiazzati vista la ridotta larghezza del marciapiede presente che non permette la messa a dimora a regola d’arte di altri alberi in idonei spazi, senza influire sulla larghezza residua del marciapiede da riservare, come da normativa vigente, al passaggio dei pedoni e di persone portatrici di disabilità".

Prima di arrivare alla decisione di abbatterle, nel corso degli ultimi tre anni le robinie sono state tutte sottoposte a verifiche approfondite. "Indipendentemente dalla loro posizione non perfetta sul marciapiede ­ dicono i tecnici ­ abbiamo valutato il loro stato vegetativo e la loro tenuta, o il loro grado di pericolosità, e diversi esemplari sono stati giudicati pericolosi e da abbattere, mentre altri da potare con interventi decisi e radicali nel tentativo di ridurre il rischio di caduta".

L’attenzione verso gli alberi del territorio, considerati un vero e proprio patrimonio della città, è sempre stata molto alta da parte dell’Amministrazione comunale, tanto che nell’ultimo quinquennio ne sono stati piantumati 569 ad alto fusto e 1245 arbusti medio grossi, oltre ad altri 8000 forestali, nell’ambito del progetto Sistemi Verdi.

Redazione

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