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Imbratta convoglio M3, writer spagnolo denunciato dalla Polizia Locale di Milano

(mi-lorenteggio.com) Milano, 07 febbraio 2011 – La Polizia Locale ha denunciato un writer ventenne di nazionalità spagnola sorpreso mentre eseguiva graffiti su un convoglio della metropolitana 3 Atm fermo nel deposito di San Donato, dove il giovane si era introdotto abusivamente. I vigili sono intervenuti su richiesta di Atm, denunciando lo spagnolo oltre che per imbrattamento, anche per l’invasione non autorizzata dell’area e comminando la sanzione da 450 euro secondo l’ordinanza sindacale. Il giovane ha dichiarato di non avere fissa dimora e di girare l’Europa per realizzare graffiti. La Polizia Locale ha sequestrato le bombolette spray e nei prossimi giorni le immagini dell’imbrattamento saranno all’attenzione del Nucleo tutela decoro urbano che dispone di un database per il confronto dei graffiti e delle ‘tags’ già apparsi a Milano”.

“Grazie alla nuova legge sulla sicurezza – commenta il vice Sindac e assessore alla Sicurezza Riccardo De Coratoo – contro l’ ‘internazionale dei graffiti’ e contro chi prende di mira il patrimonio pubblico e privato arriveranno pene più severe. Nei prossimi mesi, infatti, partiranno 4 nuovi procedimenti contro 8 graffitari che hanno commesso il reato dopo l’8 agosto 2009, data di entrata in vigore della nuova legge. Che, lo ricordo, prevede il giudizio davanti al Tribunale penale, non più al Giudice di pace, e condanne più incisive, finanche la possibilità di reclusione. Gli imbrattatori stranieri e italiani sono avvisati. E il Comune continuerà a far valere le proprie ragioni in aula, visto che per i nuovi processi e per tutti quelli che verranno, continueremo a chiedere di costituirci parte civile”.

I 4 nuovi procedimenti, che partiranno nei mesi di aprile e maggio, riguardano gli imbrattamenti di un portone in via Vetere, di un muro di cinta in viale Marche, di un muro del cavalcavia Fs di via Pontano e di alcuni treni della metropolitana.

“Sono già 9 – conclude De Corato – i processi che si sono conclusi con vittorie per l’Amministrazione cittadina grazie ad altrettante sentenze che hanno decretato la condanna dei writer mediante il pagamento di multe, la pulizia dei luoghi o lo svolgimento di lavori socialmente utili. Segnali importanti di fermezza contro questo reato che deturpa l’immagine della città e dei suoi beni agli occhi dei visitatori ma soprattutto dei milanesi stanchi di subire la prepotenza di chi non rispetta il decoro urbano e la proprietà pubblica o privata. Un reato che ora, grazie anche alla pressione del Comune di Milano che aveva chiesto un’adeguata riforma legislativa, verrà giudicato più severamente”.

V.A.

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