8.8 C
Milano
venerdì, Marzo 29, 2024

Proverbio: Febbraio, febbraiello, cortino e bugiardello

Array

Cisl Scuola Legnano Magenta: questione tempo pieno nelle scuole primarie

(mi-lorenteggio.com) Legnano, 10 febbraio 2011 – Con la spedizione delle ultime 700, sono quasi 2000 le cartoline inviate da docenti e genitori delle Scuole primarie del Legnanese con cui si chiede al Ministro Gelmini un incontro in cui confrontarsi sulle prospettive del Tempo Pieno, in vista anche della prossima definizione degli organici per l’anno scolastico 2011/2012.
L’iniziativa, partita dalle strutture CISL Scuola di Legnano, Milano e Monza, ha portato all’invio, complessivamente, di circa 15.000 cartoline.
Vi è una forte preoccupazione: se venissero applicati tutti i tagli previsti e con i parametri già utilizzati per l’anno in corso, il Tempio Pieno, modello più diffuso nelle scuole del nostro territorio (circa il 95% delle classi), scomparirebbe e non solo da tutte le prime, ma di fatto da tutte le classi della Scuola Primaria del territorio.
Nemmeno un tempo scuola di 40 ore (modello comunque diverso dal Tempo Pieno, privato della possibilità di offrire una progettualità più ampia) potrebbe essere garantito: le previsioni portano ad una disponibilità media di docenti per classe inferiore alle 38 ore, pur abolendo tutte le compresenze.
E le difficoltà di bilancio degli Enti Locali mettono a serio rischio le loro possibilità di fornire un adeguato servizio mensa aggiuntivo alle 27 ore settimanali di tempo scuola garantite dalla scuola statale.
Verrebbe così definitivamente spazzato via un modello che ha rappresentato una qualificata specificità delle Scuole Primarie del Milanese negli ultimi decenni.
Con pesanti ripercussioni sulla qualità del servizio offerto, ma anche sulla gestione del tempo-vita e tempo-lavoro per le famiglie.
Da qui la richiesta di un confronto al Ministro: un confronto che, partendo dai numeri reali, tracci con chiarezza le prospettive, in termini qualitativi e quantitativi, per la Scuola Primaria nel nostro territorio.
E’, ovviamente, lasciata alla disponibilità del Ministro la determinazione di tempi, luogo e modalità, purché vi sia un confronto pubblico vero e sui dati reali, lasciando fuori rituali slogan e demagogici proclami.
Docenti e genitori restano in attesa di una risposta positiva.
In mancanza saranno prese, ovviamente, idonee iniziative alternative.

 

Redazione

ARTICOLI CORRELATI

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

- Ads -
2,585FansMi piace
160FollowerSegui
0IscrittiIscriviti

Ultime news

- Ads -