(mi-lorenteggio.com) Abbiategrasso, 11 febbraio 2011 – "Gatti Belli dal Mondo" è il titolo delle 2 Esposizioni Internazionali Feline di Abbiategrasso dedicate a questo splendido animale domestico; le manifestazioni si svolgeranno sabato 19 e domenica 20 Febbraio presso la Fiera di Abbiategrasso.
Inoltre, l’Associazione Nazionale Felina Italiana, unica riconosciuta dal MIPAAF ed incaricata secondo le vigenti normative Europee alla tenuta del Libro Origine dei gatti di razza Italiani ricorda che il giorno 17 febbraio è la giornata nazionale dedicata a questo splendido animale da compagnia. L’Associazione coglierà l’occasione di festeggiare la giornata nell’ambito dell’Esposizione internazionale Felina di Abbiategrasso.
Protagonisti indiscussi di "Gatti Belli dal Mondo" saranno gli splendidi esemplari di tutte le razze e provenienti da tutto il mondo: il Persiano, splendida razza selezionata dall’uomo, che con il suo lunghissimo e vaporoso mantello accentra su di sé le attenzioni degli ospiti dei nostri salotti; il Norvegese delle Foreste, fiero e possente come un vichingo, la sua mole suscita sempre rispetto e ammirazione; il Main-Coon, il grande gatto americano, ottimo nuotatore e pescatore; l’Abissino, il gatto dei faraoni che compare raffigurato nelle antiche testimonianze come simbolo divino; il Certosino, i cui enigmatici occhi d’ambra hanno ispirato mistiche leggende medioevali, il Devon Rex, piccolo folletto dalle grandi orecchie e dagli occhi sgranati, tutto il fascino ed il mistero dell’oriente si ritrovano negli occhi azzurri o verdi degli Orientali e dei Siamesi; l’Europeo, mille colori nel mantello di questo gatto che è per noi il più comune ed antico, che grazie ad un paziente lavoro di appassionati è salito dalle strade di tutta Europa ai palcoscenici delle esposizioni feline di tutto il mondo; il Ragdoll, il gatto domestico più grande in assoluto, completamente rilassato tra le braccia del padrone sembra una bambola di stracci ed infine il più gatto dei gatti, il Gatto di casa beniamino di tutte le esposizioni che dall’alto della sua saggezza guarda tutti con la giusta superiorità di chi sa d’essere il migliore. Moltissimi i cuccioli partecipanti all’Esposizioni, come resistere dunque ai gattini Devon.Rex con la faccia d’E.T. e le orecchie paraboliche,agli azzurri Certosini tanto cari ad una certa pubblicità ed ai moltissimi teneri cuccioli di Persiano dai molteplici colori, batuffoli di pelo con grandi occhi e nasino schiacciato, impossibile contenere la voglia di stringerli e coccolarli.
Il pubblico potrà così ammirare tutti insieme questi campioni di bellezza, che ogni giorno si sottoporranno all’esame ed al giudizio di un’apposita giuria di esperti, italiani ed esteri, tutti puliti e toelettati, ma soprattutto coccolati come non mai dai loro proprietari-amici.
I Visitatori non solo potranno ammirare i gatti presenti in mostra, ma potranno assistere nel pomeriggio del sabato e della domenica alla vera e propria gara, dove giudici Internazionali decideranno, tramite vere e proprie sfide di bellezza quali saranno gli esemplari, che si contenderanno nel pomeriggio dei due giorni, durante il Best in Show, direttamente sul palco alla presenza di tutto il pubblico e della giuria riunita, l’ambito titolo del BEST OF BEST che sarà assegnato al più bel gatto di tutta la manifestazione.
LA MANIFESTAZIONE AVRÀ’ I SEGUENTI ORARI:
SABATO 19 E DOMENICA 20 FEBBRAIO DALLE ORE 10,00 ALLE ORE 19.00
CON ORARIO CONTINUATO
PRESSO LA FIERA DI ABBIATEGRASSO
CURIOSITA’
Il Sacro di Birmania Leggenda
Le origini del Gatto Sacro di Birmania sono avvolte nella leggenda. Uno dei più affascinanti misteri del mondo felino è racchiuso nel lagunoso sguardo blu di questi ammalianti gatti.
Il monaco buddista Yotag Rooh-Ougji raccontava la seguente storia:
“Secoli fa esisteva, sui pendii delle montagne del Lugh, in Birmania, un monastero abitato da buoni e miti sacerdoti Kittah, votati al culto della dea Tsun Kyan Kse, con il corpo dorato e gli occhi di zaffiro, dea della trasmigrazione, grande mediatrice che faceva rinascere come animali i frati Kittah dopo la morte. In quel luogo viveva anche il sommo sacerdote Kittah Mun Ha, che aveva come oracolo il fedele Sihn, gatto bianco dagl’occhi gialli.
Un giorno per ò la serenità di quel lontano luogo di meditazione fu sconvolta dall’arrivo degli infedeli che penetrarono nel monastero uccidendo tutti i monaci; anche il sommo sacerdote lottò strenuamente ma venne sopraffatto e cadde morto nel tempio davanti alla statua della sua dea. Sihn allora salì sul corpo dell’amico e fissò il volto della dea, come aveva visto fare tante volte…Non si accorse delle metamorfosi che accadevano in lui mentre vegliava il lungo viaggio del suo padrone; il suo mantello divenne del colore dorato della dea,le zampe il muso e la bella coda divennero brune come la terra, ma la dea donò a Sihn ciò che aveva di più bello e rese i suoi occhi pari ai propri, simili ai più puri e splendenti zaffiri blu… solo le punte delle zampe, poggiate sul corpo del sommo sacerdote rimasero candide in segno di purezza.
Dopo aver vegliato il suo padrone per qualche giorno Sihn morì, ma tutti gli altri gatti del tempio subirono la stessa trasformazione e quando i monaci si riunirono per e eleggere il successore di Mun Ha tutti i gatti del monastero entrarono nella sala e circondarono il più giovane dei monaci per sceglierlo come successore dell’abate morto. I gatti erano infatti le reincarnazioni dei monaci Kittah morti nella battaglia contro i barbari. Da allora in poi ogni volta che muore un gatto sacro nel monastero di Lao-Tsun, l’anima di un monaco diventa libera ed entra in paradiso”
Redazione